Grottaferrata, il PD punta alla complessa proposta di un nuovo centrosinistra
17-10-2016
GROTTAFERRATA - Il periodo di commissariamento servirà a comprendere meglio vari progetti
''14 ottobre 2016: Fine dell'amministrazione Fontana: una data importante per il futuro di Grottaferrata''. Il Partito Democratico di Grottaferrata sventola le bandiere per la fine della consigliatura di centrodestra e pensa già alla costruzione della coalizione che vorrebbe tornare al governo di Palazzo Consoli nel Giugno del 2017. ''Il Gruppo consiliare del PD ha lavorato dal giugno 2014 – rivendicano i Dem - per realizzare una Grottaferrata migliore effettuando un’opposizione critica ma, possibilmente, costruttiva per il governo della città. Molteplici le mozioni, inerenti la cultura e l’Abbazia, il rispetto dell’ambiente, la mobilità, lo smaltimento dei rifiuti, i servizi sociali, le annose questioni del PUA e dell’ex Traiano, le infrastrutture e la sicurezza stradale, le tematiche abitative ecc. ecc., in massima parte sempre inascoltate''. ''Innumerevoli – prosegue il maggior partito centrosinistra - le interrogazioni e le interpellanze, a fronte di un’azione amministrativa inefficace e sciatta che in due anni e mezzo ha dimostrato soprattutto evidente incapacità gestionale da parte di un Sindaco che, oltre a non ascoltare le istanze della minoranza, è stato osticamente sordo anche alle proposte della sua maggioranza, in nome di una protervia ostinata anche nei giri sconclusionati di poltrone assessorili''.
Il gruppo consiliare costituito da Rotondi, Broccatelli e Roscini quindi rivendica la sua azione. Nel corso di questi due anni, però, proprio all'interno della sede di Via Isonzo, non tutti l'hanno pensata nella stesso modo riguardo l'azione di contrasto alla Giunta Fontana e nei prossimi mesi, anche queste sfumature, dovranno essere rimosse per giungere ad una sintesi di alternativa per il governo. Uno schieramento ad oggi difficile. Perché nel centrosinistra locale due sole sono le formazioni in campo e con consenso di livello: il PD e ''La Città al Governo''. Ma i rapporti non tra i due soggetti non sembrano essere straordinari e ''radio-elezioni'' da già per scontate due proposte a sindaco autonome. Perchè distanti (al momento) sono proprio programmi, visioni ed idee per il futuro della città (escludendo le ruggini personali).
Oggi è difficile ipotizzare un ticket unitario, ma di strada ce n'è ancora tanta e le ipotesi attuali possono essere stravolte domani. Fatto sta che anche su questo fronte, dopo la fine del governo di centrodestra, la voglia di amministrare c'è e non è mai stata nascosta.
Su quali basi, coalizioni, uomini ed idee, è tutto da vedere.