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Grottaferrata, maltrattamenti al "Litta": prima condanna a quattro anni e sei mesi. Patteggiano in 2

15-10-2016

GROTTAFERRATA (cronaca) – Il procedimento entra nel vivo ed arrivano le prime decisioni

ilmamilio.it

Prima condanna per le violenze al ''Eugenio Litta''. Quattro anni e sei mesi di reclusione la pena per il reato di maltrattamenti, con conseguente interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

La sentenza, con rito abbreviato, è stata emanata dal Tribunale di Velletri. Oggetto della condanna il 57enne Cosimo Carullo, di Roma, l'unico finito in carcere per la vicenda. Altri nove i dipendenti del centro di riabilitazione sotto accusa dopo un'indagine condotta dai carabinieri del Nas di Roma unitamente al Gruppo carabinieri di Frascati.

Nella struttura, secondo l'accusa, venivano picchiati bambini e adolescenti affetti da autismo (LEGGI l'articolo). Riconosciuto anche un risarcimento al Comune di Grottaferrata. Per l'Ente criptense, che si era costituito parte civile grazie alla perseveranza dell'ex vice sindaco ed ex assessore ai Servizi sociali Francesca Maria Passini, un ricoscimento quasi storico.

Il pubblico ministero aveva chiesto tre anni e quattro mesi di reclusione. Il gup ha deciso una pena più severa. L'episodio contestato al condannato, nel particolare, riguarda i maltrattamenti nei confronti di un bambino di 12 anni, residente a Cassino. Le indagini partirono dopo la denuncia di un ex dipendente e si sono concluse nel febbraio del 2016 dopo tre mesi di intercettazioni ambientali e riprese video.  

C'erano però altre posizioni presenti nel procedimento di oggi. Corsi, De Paolis, Monteforte e Ponzo hanno richiesto l'applicazione di pena, patteggiando ad anni uno e mesi 6 di reclusione, mentre i Asci e il già citato Carrullo hanno proceduto con il rito abbreviato.

La difesa della signora Asci aveva avanzato richiesta per l'ammissione alla definizione del procedimento con il rito abbreviato condizionato alla escussione di un consulente tecnico. Una richiesta veniva rigettata dal Giudice Dott.ssa De Pasquale con contestuale fissazione della data per la trattazione del procedimento nelle forme del giudizio immediato con udienza fissata 13.03.2017 dinanzi al Giudice Dott.ssa Cerulli.

Singolarmente, in conclusione e come detto in apertura, è stata trattata l'unica posizione residuale di abbreviato, ossia quella di Carullo.

Soddisfatto l'avvocato Tiziano Gizzi, legale del Comune di Grottaferrata costituito in parte civile. "Finalmente - dice il legale - le prime risposte in una vicenda che aveva intimamente scosso tutta la collettività. E' a dir poco aberrante che proprio le persone che avrebbero dovuto tutelare quei soggetti resi ancor più deboli a causa delle loro disabilità, si siano rivelati i loro più acerrimi aguzzini. Una condanna tanto necessaria quanto ineluttabile, anche a fronte delle agghiaccianti riprese audio video presenti agli atti".

"Ho condiviso - aggiunge - sin da subito la forte scelta partecipativa del Comune di Grottaferrata nel procedimento e ringrazio tutti gli addetti ai lavori per il merito nel risultato raggiunto, in particolare mi sento di voler ringraziore la Collega ed ex vice sindaco assessore, avvocato Francesca Passini, la dott.ssa Carola Pasquali, responsabile dell'Ufficio Tecnico e Contenzioso e tutti coloro che col loro supporto hanno contribuito a realizzare questo ottimo risultato per la comunità”.



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