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Grottaferrata, tutte le 'spine' della 'Terza Giunta'

11-10-2016

GROTTAFERRATA (politica) – Da Masi a Mucciaccio, passando per la lista civica: le dinamiche di un quadra da raggiungere per non cadere

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Di sicuro c'è che non tutti sono entusiasti di quanto accaduto. L'azzeramento annunciato ieri dal sindaco, a Grottaferrata, ha causato l'effetto che tutti si aspettavano in una maggioranza che palesa problemi di coordinamento anche nelle occasioni di emergenza.

Dentro a Forza Italia (commissariata da ieri) e nella lista civica non tutti hanno preso con giubilo ed acclamazioni il ritiro delle deleghe ai cinque assessori. Di sicuro non l'ha presa bene Vincenzo Mucciaccio (Leggi articolo), le cui affermazioni, a tratti dai toni duri, lasciano intendere che il filo, almeno nel suo caso, potrebbe spezzarsi se non ci saranno chiarimenti esaustivi. Anche il capogruppo (ex?) di Forza Italia Moira Masi ha avuto modo di evidenziare la sua condizione personale di fronte alle notizie. Un suo commento tagliente su Facebook, rispondendo al consigliere comunale Maurizio Scardecchia dei 5 stelle, non lascia spazio a dubbi: ''Noi come gruppo abbiamo sempre fatto la differenza e l'azzeramento non è stato voluto: "Spalletta docet"''. Il riferimento finale al sindaco decaduto sindaco di Frascati lascia immaginare quale grado di nervosismo gravitasse nell'orbita di Forza Italia nelle ore immediatamente seguenti l'azzeramento.

Dalle parti della lista civica, anche se dichiarazioni ufficiali non ce ne sono state, il fatto che sia stato defenestrato l'assessore Rubini, fortemente voluto un anno fa da una componente del movimento, non ha dato il via ai festeggiamenti. Anzi, tutt'altro. Nelle prossime ore sarà possibile comprendere quale sarà la posizione di Marco Bosso, la cui conferma al ruolo di presidente del Consiglio comunale è a rischio, di Giovanni Curcio e di Giampaolo Petrosino, l'ex presidente della Vivace che di certo non sarà felicissimo di quanto accaduto per la gestione del campo sportivo nei giorni scorsi. Tutte dinamiche da chiarire. Tutti meccanismi potenzialmente pericolosi anche in futuro, anche nel caso la ''terza fase'' (in due anni e mezzo due azzeramenti e due crisi di maggioranza sono una specie di record) della Giunta dovesse aprirsi ufficialmente.

Quanto al toto assessori le voci sono le stesse di sempre: sono dati per ''rientranti' Paolucci (per De Sanctis), Ambrogioni (per Rubini). Da sciogliere il nodo delle quote rosa. In bilico Francesca Maria Passini. Data per 'out' Michela Palozzi (per Angheben?). Potrebbe rimanere al suo posto Claudio Consoli di Fratelli d'Italia. Tra oggi e domani intanto sono stati organizzati alcuni incontri sia in Forza Italia che nella lista civica. Se se rose, fioriranno.

L'azzeramento è stato creato in parte al buio. Il rischio di inciampare c'è, ma è più probabile che il centrodestra ripartirà dopo aver smussato - come al solito - le prime arrabbiature. Non è ben chiaro, comunque, su quali presupposti si riposizionerebbe la barra. Dietro la frase del ''rilancio amministrativo'' i significati possono essere tanti o completamenti assenti, con il solo e unico scopo di tirare avanti fino a fine consigliatura accontentando critici ed amici insieme.

Entro la prossima settimana sono attese novità. Basta attendere.



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