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Antenne Monte Cavo, la mozione Pd rivendica le azioni del passato e chiede impegno all'Amministrazione

29-09-2016

ROCCA DI PAPA - La richiesta è stata protocollata in queste ore dal gruppo di minoranza. Questo pomeriggio l'incontro sul tema organizzato dall'Amministrazione

ilmamilio.it

E' stata protocollata in queste ore una mozione sulle antenne da parte del gruppo consiliare del Partito democratico. Ripercorrendo la vicenda e soprattutto i lunghi anni di battaglie contro gli impianti di Monte Cavo Vetta, i consiglieri Marika Sciamplicotti, Elisa Pucci e Pasquale Boccia, chiedono al Consiglio ed al sindaco la condivisione delle strategie e delle azioni sul delicato tema.

Questo pomeriggio, come noto, l'atteso incontro pubblico sul tema antenne in Aula consiliare organizzato dall'Amministrazione.

Il testo della mozione

Oggetto: Situazione Antenne, contributi e proposte. Mozione ai sensi dell’art. 43 D.Lgs 267/2000 – Art. 16 dello Statuto comunale – Art. 56 del Regolamento del Consiglio Comunale

I sottoscritti Marika SCIAMPLICOTTI, Elisa PUCCI e Pasquale BOCCIA, nell’esercizio delle proprie funzioni inoltrano la seguente mozione.

Premesso che

la tematica relativa alle antenne che insistono sul nostro territorio deve essere occasione di sinergia d’azione di tutto il Consiglio Comunale e degli Assessori, come avvenuto in passato;

l’unione d’intenti deve presupporre un contributo fattivo della minoranza che, in continuità con l’iter di azioni svolte in passato seppur con un diverso ruolo, garantirà sempre il proprio sostegno per la risoluzione della problematica;

nella giornata di oggi si terrà in Aula Consiliare un incontro pubblico alla presenza del Sindaco, del cittadino delegato alle antenne e dell’ex direttore del Parco regionale dei Castelli Romani, che nella nostra città ha la sua sede.

Considerato che

nei siti di Monte Cavo, Madonna del Tufo, Costarelle e Maschio delle Faete sono presenti n. 119 impianti di cui 48 di trasmissione radiofonica, 66 televisiva ed alcuni impianti di servizi di pubblica utilità (Vigili del Fuoco, Enav, Acea, Telecom) e di sicurezza nazionale;

le Amministrazioni di Centro Sinistra che si sono susseguite negli ultimi anni hanno combattuto un’aspra lotta dentro e fuori le aule dei Tribunali;

l’impegno e le attività che in passato le suddette amministrazioni hanno posto in essere sono stati numerosi, così come frequenti sono stati gli incontri e la partecipazione a tavoli tecnici e politici dedicati;

tra le azioni citate si ricorda a titolo esemplificativo ma non esaustivo che:

  • con Deliberazione n. 50 del 4 aprile 2001, il Consiglio Regionale del Lazio approvava il Piano Territoriale di Coordinamento per la localizzazione degli impianti di emittenza in attuazione del Piano Nazionale di Assegnazione delle frequenze per il sistema televisivo regionale; in particolare, con detta deliberazione veniva stabilito che Monte Cavo rappresentava un sito da bonificare e contestualmente stabiliva il trasferimento degli impianti in siti più idonei quali Colle Anfagione nel Comune di Capranica Prenestina;
  • il Consiglio Comunale di Rocca di Papa, con delibera n. 25 del 20 aprile 2001, confermava il divieto di autorizzare nuove installazioni di impianti su tutto il territorio, disponendo il primo censimento degli impianti radio TV esistenti in località Monte Cavo Vetta, terminato nel gennaio 2002;
  • in considerazione dell’inattuazione del Piano Territoriale di Coordinamento da parte della Regione Lazio, l’allora Sindaco di Rocca di Papa, Carlo Umberto Ponzo, nel tentativo di superare la situazione creatasi, emetteva l’ordinanza n. 135 del 12 agosto 2003, con la quale intimava lo sgombero del sito di Monte Cavo Vetta e la demolizione, entro il temine di novanta giorni, delle opere abusive relative agli impianti di trasmissione radio televisivi ivi presenti;
  • nel novembre 2004, l’Amministrazione Comunale otteneva lo spostamento della stazione ripetitrice ACEA dalla Fortezza alla località Costarelle;
  • con Deliberazione n. 172 del 13 marzo 2007, il Consiglio Regionale del Lazio adottava la variante al suddetto Piano Territoriale di Coordinamento per la localizzazione degli impianti di emittenza, prevedendo la sostituzione del sito di Colle Anfagione con i siti di Colle Sterparo nel Comune di Capranica Prenestina e di Monte Gennaro situato nel Comune di San Polo dei Cavalieri;
  • il Consiglio Regionale del Lazio approvava la variante con Deliberazione n. 51 del 18 settembre 2008;
  • nell’anno 2009 l’Amministrazione Comunale di Rocca di Papa, forte dell’approvazione della variante al Piano regionale, interessava ripetutamente sia il Ministero dello Sviluppo Economico sia la Regione Lazio, nell’intento di delocalizzare le antenne da Monte Cavo;
  • nell’autunno 2009, a valle di tali solleciti, si otteneva un incontro  con l’allora Presidente della Regione Lazio, con la partecipazione di una delegazione di cittadini roccheggiani;
  • successivamente, la Regione Lazio convocava un tavolo tecnico di lavoro congiunto tra Regione, Ministero dello Sviluppo Economico e Comuni interessati alla delocalizzazione/localizzazione degli impianti;
  • a seguito di numerose sedute del tavolo tecnico/politico di lavoro veniva sottoscritto un importante verbale nel quale veniva stabilito quanto segue:

ü  il Ministero prospettava lo spostamento degli impianti di emittenza radiofonica presenti su tutto il territorio comunale di Rocca di Papa presso i due siti alternativi individuati dalla Regione Lazio e si impegnava a portare a termine entro il 28 febbraio 2010 uno studio di massima, propedeutico ed indispensabile per la delocalizzazione degli impianti radiofonici da Monte Cavo nei due nuovi siti (non ancora presentato);

-  la Regione si impegnava a stanziare in bilancio le somme necessarie per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria presso i due siti alternativi, urbanizzazione che avrebbe dato il via alla delocalizzazione delle antenne radio da Rocca di Papa;

-  il  Comune di Rocca di Papa accettava la suddetta proposta;

-  lo stanziamento di tali somme, però, veniva annullato sotto la Presidenza dell’on.le Renata Polverini alla Regione Lazio;

  • nell’autunno 2009 avveniva il passaggio dalla tecnica analogica a quella digitale, passaggio già paventato con preoccupazione dal Sindaco Boccia nel 2006 all’On. Gentiloni, allora Ministro delle Comunicazioni ma che non vedeva modificata la posizione del Comune;
  • a seguito del passaggio analogico-digitale il Comune di Rocca di Papa rigettava tutte le istanze per la conversione presentate dalle Società proprietarie degli impianti televisivi, che nel frattempo proponevano ricorso;
  • il Comune di Rocca di Papa si è sempre costituito in tali giudizi che attualmente sono ancora pendenti;
  • il 12 novembre 2010 il Sindaco Boccia chiedeva alla ASL di istituire un’equipe medica per verificare gli effetti dell’inquinamento elettromagnetico a Rocca di Papa;
  • sotto altro profilo, dopo ripetuti incontri e solleciti ai competenti organi sovra comunali, con deliberazione n.66 in data 11.12.2010, il Consiglio Comunale di Rocca di Papa, ribadiva la stringente necessità di dare attuazione al Piano Territoriale di Coordinamento delocalizzando gli impianti nei siti di Monte Gennaro e Colle dello Sterparo, con il sostegno di ben 2050 firme raccolte dai Comitati di quartiere del territorio;
  • nel novembre 2011, in seguito al superamento del valore di attenzione previsto dal DPCM 8 luglio 2003 da parte di tre emittenti in Via Prato Fabio e Madonna del Tufo, il Sindaco Boccia sporgeva una denuncia-querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per l’accertamento di una effettiva e concreta idoneità delle emissioni ad offendere o molestare le persone esposte;
  • nel gennaio 2012 il Comune di Rocca di Papa provvedeva a diffidare Enel Distribuzione Spa a rilasciare, nell’area di Monte Cavo, volture e/o nuovi allacci senza un preventivo nulla osta comunale;
  • nella primavera 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico veniva diffidato dal Comune di Rocca di Papa al rilascio di nuove autorizzazioni per attivazioni, spostamenti, modifiche di impianti di comunicazione a Rocca di Papa senza il preventivo nulla osta comunale;
  • a fronte di quanto sopra nel maggio 2012 il Ministero invitava l’Ispettorato territoriale del Lazio a non concedere nuove autorizzazioni senza aver acquisito le autorizzazioni di competenza comunale;
  • l’attenzione e la sensibilità dell’Amministrazione Boccia sul tema dell’elettromagnetismo ha portato, nell’aprile 2012, alla creazione di una squadra di lavoro dedicata con la quale venivano eseguiti accessi quotidiani in località Monte Cavo, quale sito con maggiore densità di impianti;
  • nel giugno del 2012 il nostro Comune avviava una nuova indagine conoscitiva sugli impianti di radiodiffusione presenti su tutto il territorio;
  • nel 2013 e nel 2014 si sono tenuti diversi incontri presso la Regione Lazio, in seno ai quali quest’ultima si impegnava a convocare un tavolo tecnico ove esplicitare le azioni da mettere in campo, di concerto tra le direzioni regionali Ambiente e Urbanistica, per il rilascio delle autorizzazioni nei siti alternativi del Piano, prodromiche all’allestimento dei siti alternativi e quindi allo spostamento degli impianti radiofonici e alla conseguente bonifica del sito di Monte Cavo;
  • con deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 12 marzo 2014 veniva istituita un’apposita Commissione Consiliare Speciale con potere referente, consultivo, istruttorio, di controllo e di indirizzo sulla tematica delle antenne; i verbali delle sedute sono depositate in atti;

Visto che

  • con  sentenza n.10402 del 13 novembre 2014, il TAR Lazio ha riconosciuto finalmente, dopo lunghe lotte condotte nei tribunali, la validità dell’ordinanza sindacale sia sotto il profilo sostanziale che formale, in quanto atto dovuto in presenza di opere abusive permanenti sulla vetta di Monte Cavo, poiché edificate in assenza di permesso a costruire in area interessata da numerosi vincoli; 
  • con ordinanza dell'8 ottobre 2015 (in giudizio di appello n. 1041/15 promosso dalle Società Ei Towres, Elettronica Industriale e Rti nei confronti del Comune di Rocca di Papa per la riforma della sentenza n. 11402/14 del Tar del Lazio), il Consiglio di Stato ha confermato che la postazione delle emittenti televisive CANALE 5, ITALIA 1 e RETEQUATTRO, oggi facente capo alla Società EI TOWERS SpA, non può essere mantenuta sul sito di Monte Cavo ed ha concesso pertanto alle ricorrenti 6 mesi di tempo più volte prorogate per procedere alla delocalizzazione in altro sito;
  • il Consiglio di Stato avrebbe dovuto esprimere il giudizio sul punto in data 22 settembre 2016 ma l’assordante silenzio generale lascia immaginare un ulteriore rinvio della decisione;
  • la sentenza del Tar e l’ordinanza del Consiglio di Stato, dopo anni di lotta da parte delle amministrazioni di centro sinistra, concedono finalmente al Comune di Rocca di Papa un ruolo di primo piano rispetto ad altre Istituzioni coinvolte e di vantaggio nei confronti dei privati che da anni speculano a discapito del nostro territorio, della città e dei cittadini.

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Per maggior trattazione invitiamo tutti i cittadini a consultare il sito del Comune dove alla voce “Elettrosmog in trasparenza” è possibile rintracciare l’intero excursus e, in particolare, è possibile leggere la sentenza n°10402 del TAR Lazio. In tale sentenza viene fatta finalmente giustizia e premiato il lavoro dell’Amministrazione comunale che non ha mai smesso di sperare e ha continuato la sua battaglia contro i Giganti delle Trasmissioni

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SI IMPEGNA

il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale tutto a:

1)    continuare fermamente la lotta comune, ribadendo in ogni luogo il nostro “NO” alle ANTENNE;

2)    pretendere da Mediaset, dalla società Aida, proprietaria delle vetta, e/o da entrambi, sin da subito un lauto indennizzo/risarcimento per i danni arrecati alla nostra città;

3)    sollecitare con forza il Ministero competente alla dislocazione in tempi brevi di tutte gli impianti radio presenti sul nostro territorio, confidando nel completamento dello studio di fattibilità, ovvero sollecitarne la conclusione;

4)    nelle more della pronuncia del Consiglio di Stato sull’ordinanza del 2003 dell’allora sindaco Carlo Umberto Ponzo, continuare la battaglia di dislocazione di tutti gli impianti e bonifica ambientale del territorio;

5)    valutare insieme di richiedere alla Regione Lazio l’individuazione di un sito di proprietà comunale ove collocare provvisoriamente, in attesa della conclusione del giudizio, gli impianti, dietro il pagamento di un adeguato corrispettivo oneroso e con la conseguente bonifica delle aree oggi interessate;

6)     in attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento, proseguire con gli incontri con le Amministrazioni Comunali individuate dalla Regione Lazio quali siti che dovranno ospitare gli impianti dismessi da Rocca di Papa;

7)    istituire nuovamente un’apposita Commissione Consiliare Speciale, come previsto dal Regolamento di funzionamento  dei lavori di Consiglio, con potere referente, consultivo, istruttorio, di controllo e di indirizzo sulla tematica delle antenne al fine di coinvolgere il Presidente della stessa e rendere così edotto il Consiglio tutto sulle azioni e lo sviluppo del processo di risoluzione della problematica.



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