I fuochi della discordia, San Nilo e l'ottusità fatta leone da tastiera

09-09-2016

GROTTAFERRATA - In rete prosegue il dibattito sull'effettiva opportunità dei giochi pirotecnici previsti e deliberati in occasione dei festeggiamenti per il Santo patrono

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Niente da fare. I fuochi di San Nilo continuano a spaccare la città per quanto qualcuno ritenga la questione - di fronte a problemi oggettivamente più rilevanti - di pura lana caprina.

Eppure non è così.

Ieri la Giunta comunale ha deliberato il regolare svolgimento dei fuochi artificiali, il 26 settembre, per la festa di San Nilo (LEGGI l'articolo).

Sul web, regno di idiozie e di grandi verità, c'è chi trova modo (ma sono i soliti noti) di fare facile ironia su una cosa per cui da ridere non c'è un bel niente. "Ma le feste di compleanno sono ancora ammesse o chi vi partecipa deve indossare il cilicio?", si chiede il leone da tastiera di turno commentando il nostro articolo di ieri su Facebook.

Di fatto la questione è tutta qui e continua a sfuggire a chi si è schierato ferocemente in difesa "della tavola e della tradizione". Laddove anche Monteporzio, realtà ben più devota (e partecipativa) a Sant'Antonino di quanto non lo sia nella sua globalità Grottaferrata nei confronti di San Nilo, rinuncia eccezionalmente a quello che resta il momento clou dei festeggiamenti nel nome non solo della destinazione dei fondi alle popolazioni terremotate ma anche e soprattutto di una apprezzabile (ripetiamo in via eccezionale) sobrietà, da Grottaferrata sarebbe stato lecito - anche sulla scorta delle richieste di molti cittadini - un segnale differente.

L'Amministrazione comunale manca l'ennesimo appuntamento col buon senso: quello stesso appuntamento mancato con celebrazioni del 25 aprile macchiate dall'apologia della Repubblica sociale pronunciata dal sindaco, da una scarsissima sensibilità alle questioni davvero importanti, da un atteggiamento decisamente poco attento alle effettive esigenze della città.

E allora, venga giù mondo, che si getti il cilicio e si gozzovigli. Sperando che la terra se ne stia buona buona dalle parti dell'Abbazia e che gli scossoni tocchino ad altri. Complimenti sinceri.