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Richiedenti asilo ed Amministrazioni comunali, un rapporto complicato. Da Rocca di Papa a Frascati e Marino

30-06-2016

ROCCA DI PAPA - Il caso di "Mondo migliore" riporta in primo piano quando accaduto nei mesi scorsi a Frascati ed a Marino

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Quanto accaduto in questi giorni con "Mondo migliore", la struttura di accoglienza (tecnicamente autorizzata come "Casa per ferie") nella quale dai prossimi giorni, a regime, saranno ospitati fino a 250 richiedenti asilo pone in primo piano di nuovo, ancora una volta, la questione del delicato rapporto che c'è tra la necessità di ricevere i richiedenti asilo e le Amministrazioni territoriali.

Rocca di Papa, la cui nuova Amministrazione comunale tanto si sta "sbattendo" per cercare di capire cosa accadrà nell'assoluta certezza che le azioni istituzionali locali non abbiano alcuna influenza sulle "dinamiche superiori", è l'ultimo caso di una lunga fila che ai soli Castelli, limitandosi ad alcuni esempi, ha visto in passato già Frascati e Marino (ma anche Velletri) passare per queste vicende.

Mentre si cerca di capire quanto i profughi resteranno al "Mondo migliore", vale la pena ricordare che anche a Frascati dallo scorso inizio aprile si trovano più di 30 richiedenti asilo provenienti prevalentemente dall'Africa (LEGGI l'articolo). Profughi che sono ospitati in una struttura privata di via delle Cisternole, seguiti a quanto pare dalla cooperativa "Tre Fontane", che tra l'altro - come noto - è uno dei soggetti che finanziò la campagna elettorale del sindaco Spalletta (LEGGI l'articolo). Finanziatrice, la "Tre Fontane", esattamente come l'altra cooperativa "Osa Mayor" che, anch'essa figurante tra coloro che sostennero la candidatura di Spalletta, gestì per qualche mese l'altro Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Vermicino (LEGGI l'articolo). Due cooperative i cui nomi, tra l'altro, come ben noto dalle cronache finirono nell'inchiesta denominata "Mafia Capitale" (LEGGI l'articoli su Rainews).

Due particolari coincidenze che certificano ancor più quel delicato rapporto che c'è tra le Amministrazioni comunali e i profughi.

Il caso di Marino, dove nella primavera dello scorso anno sarebbero dovuti arrivare 78 richiedenti asilo in una palazzina privata di via Cesare Colizza (LEGGI l'articolo) rappresenta un'altra vicenda esemplare di una questione a più facce. In quell'occasione la rivolta dei residenti della zona sconsigliò l'arrivo dei profughi e non se ne fece nulla. L'Amministrazione comunale, già orfana del sindaco arrestato, si schierò al fianco dei cittadini ma il peso di questa azione fu probabilmente nullo.

Il tutto per ribadire come - al di là della propaganda politica da infinita campagna elettorale di cui si sta rendendo autrice la nuova Amministrazione comunale di Rocca di Papa - il rapporto tra le parti sia delicatissimo e complicato. Un rapporto che vede come interlocutori principali la Prefettura ed i privati che propongono di gestire progetti di accoglienza, dietro il riconoscimento di somme oggettivamente interessanti. Un rapporto nel quale le Amministrazioni comunali come tali sono parti terze. Almeno ufficialmente.



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