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Rocca Priora, sciolto il Comitato contro il forno crematorio. Per vittoria sul campo

28-06-2016

ROCCA PRIORA – La Voce Nuova: ''Raggiunto lo scopo per cui era stato costituito''

Per una volta (e in Italia capita raramente) un Comitato nato per uno scopo è stato sciolto perché è riuscito ad ottenere ciò che voleva. E' successo al ''Comitato contro il forno crematorio a Rocca Priora'', nato con lo scopo di proporre e sostenere la richiesta di referendum abrogativo comunale per la revoca della delibera del consiglio comunale che aveva approvato il project financing relativo alla realizzazione di un forno crematorio all’interno del nostro territorio.

''Il Comitato – spiegano ora dal movimento ''La Voce Nuova - era stato costituito a seguito dell’iniziativa di tre consiglieri comunali di opposizione, Mario Vinci e Gianluca Mastrella (Voce Nuova) e Antonio Pucci (M5S) dopo che le loro proposte di Referendum consultivo sulla realizzazione dell’opera erano state respinte in sede di Commissione e in Consiglio comunale.

L'iniziativa di dare il via ad una raccolta di firme per indire un Referendum abrogativo della delibera ha fatto poi il resto, con il coinvolgimento della popolazione che è stata la reale ossatura (e fonte di ispirazione) di un movimento che ha travalicato appartenenze politiche e sociali. ''Le conferenze pubbliche tenutesi presso l’aula consiliare di Palazzo Savelli e presso l’Auditorium della BCCT – si commenta ancora da ''La Voce Nuova'' - sono stati momenti di alta politica e di confronto aperto tra le parti in causa sul tema. La memoria preparata dal Comitato per la Conferenza dei Servizi convocata dall’Amministrazione ed il sostegno vigoroso della popolazione di Rocca di Papa hanno convinto l’Amministrazione comunale che fosse opportuno fare un passo indietro su tutta la linea nella realizzazione dell'opera''.

''Grazie Comitato – conclude ''La Voce Nuova'' - e grazie a tutti quelli che ne hanno parte e che, comunque, ne hanno sostenuto la battaglia''.

Una storia, quella del Comitato contro il forno crematorio, che è stata sicuramente esaltante per i suoi sostenitori, i quali, in pochi mesi, sono riusciti materialmente ad affossare un progetto che secondo una convinzione diffusa avrebbe nuociuto all'immagine del paese senza reali ricadute economiche.

Ora che tutto si è risolto, si possono rompere le righe. La vittoria è servita.

 



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