Marino: Di Giulio-Santarelli, Cecchi-Minucci. Chi toglie più voti a chi?
25-05-2016
MARINO - Controanalisi d'area di un primo turno anche di strategie in ottica di un eventuale e possibilissimo ballottaggio
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Chi toglie più voti a chi: Sabrina Minucci a Stefano Cecchi oppure Giulio Santarelli ad Eleonora Di Giulio?
Il dilemma, con Carlo Colizza candidato a Cinque stelle in finestra, non è banale e va visto anche in ottica post primo turno. Con pesi che potrebbero essere decisivi. Senza dubbio l'impatto della coalizione raggruppata attorno a "Laboratorio rinascita" e che vede in corsa anche i simboli di Salvini e di Fratelli d'Italia sul centrodestra marinese potrebbe non essere da poco. L'impressione è che dunque nel primo turno Cecchi, che chiaramente per una lunga serie di questioni è oggettivamente lontano dai numeri di Silvagni nel 2014 (e comunque il candidato sindaco post Palozzi vinse col 54,11% delle preferenze ed oltre 12.500 voti) possa soffrire maggiormente la presenze dell'antagonista d'area. Per una questione di numeri, di liste e di penetrazione della proposta della Minucci.
In casa del centrosinistra Santarelli sulla carta pesa senza dubbio molto meno della Minucci nel centrodestra ma a l'impatto è differente. Mentre, per intenderci, nel centrodestra Cecchi e Minucci si sono sostanzialmente ignorati in questa campagna elettorale lasciando dunque aperta la porta ad un eventuale accordo post 5 giugno, nel centrosinistra la frattura tra Santarelli e Di Giulio è profonda. Profonda e molto spesso evidenziata dai velenosi comunicati che soprattutto l'esperto ex sindaco Psi dirama mettendo nel mirino, soprattutto sulla questione del Divino Amore, l'antagonista d'area. Anzi: possiamo dire che almeno il 50% della campagna elettorale di Santarelli sia stata condotta per sfilare voti alla ex consigliera comunale.
Tra i due, Santarelli e Di Giulio, appare impossibile non solo un avvicinamento attuale ma anche un eventuale accordo in fase di balottaggio. La domanda è: quanto pesa Santarelli ed il suo Psi? La risposta la potremo avere solo, sondaggi informali e semi segreti a parte, il 6 giugno.
Secondo lo scenario sopra descritto, insomma, l'impressione è che Eleonora Di Giulio possa contare - in caso di secondo turno il 19 giugno - solo sulle proprie forze. Discorso che non sembra affatto valere per quel Cecchi che anche qualche settimana fa lasciò ampiamente aperta la porta al dialogo con la Minucci.
Tutto, comunque, dipenderà dall'esito del voto del 5 giugno.