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Per il "San Sebastiano" di Frascati un andamento lento. "Ma ben definito" - FOTO

29-04-2016

FRASCATI - Questo pomeriggio l'incontro promosso dall'Amministrazione comunale al quale ha partecipato il direttore generale della Asl Rm6  D'Alba. Con lui Leodori e Lena

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L'obiettivo fissato dall'Atto aziendale dello scorso febbraio è ancora lontano, e non poco, ma per l'ospedale "San Sebastiano" di Frascati il fututo è ben delineato ed anzi il nosocomio tuscolano è uno dei migliori della Asl Rm6.

Sono questi, in stringatissima sintesi, i risultati usciti dall'incontro di questo pomeriggio in sala Specchi al quale hanno partecipato il sindaco Alessandro Spalletta, il direttore generale della Asl Rm6 Fabrizio D'Alba, il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori ed il presidente della commissione regionale Sanità, Rodolfo Lena.

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"Quella che l'ospedale di Frascati ha colto già è l'opportunità di vedere a medio termine le proprie strutture ed i propri servizi definitivamente potenziati", ha detto proprio D'Alba. "E' vero - ha aggiunto -, l'obiettivo fissato dal piano 2015 è ancora distante (mancano complessivamente 69 posti letto, ndr) ma posso dire che quello dei posti letto assoluti non può essere un indicatore della funzionalità e dell'efficienza di un ospedale. A livello generale la Asl Rm6 in questi anni ha perso il 7% dei posti letto, mentre a Frascati questo dato è cresciuto dell'11%. Il fatto è che il limite di 170 posti fissato dall'Atto è un limite che oggi, per la struttura di cui dispone il "San Sebastiano", non può essere raggiunto. Era importante inserire questo valore nell'Atto perché questo è l'obiettivo di sviluppo al quale può tendere l'ospedale di Frascati".

Mentre il sindaco Spalletta ha rivendicato il diritto del "San Sebastiano" di restare l'eccellenza descritta per anni, lo stesso D'Alba ha più aggiunto che il "Pronto soccorso di Frascati ha performance superiori a quelle della media sia in termini di attese che di persone poi ricoverate. Questi sono indici importanti della qualità della struttura e del servizio reso dal personale. A questo riguardo non può non essere riconosciuto il valore del lavoro degli operatori che si trovano in condizioni di carenza di personale e nonostante tutte le difficoltà riescono a garantire livelli di assistenza eccezionali".

L'altra faccia della medaglia degli ospedali, però, è la sanità territoriale. "Non si può pensare ad investire solo negli ospedali - ha spiegato Rodolfo Lena -, bisogna potenziare i presidi territoriali per limitare i giorni di ricovero e il ricorso alle strutture ospedaliere. E' necessario, inoltre, che termini questo lungo commissariamento della sanità regionale: fino a pochi anni fa la sanità era in passivo di 2200 milioni all'anno, oggi siamo scesi ad 80 e siamo quindi quasi completamente rientrati. Ora servono risorse per ripartire e ricominciare ad assumere".

A proposito di assunzioni, nei giorni scorsi la Regione ha derogato al blocco consentendo l'arrivo di 34 nuovi operatori della sanità. "A Frascati - annuncia D'Alba - arriveranno 4 infermieri ed un ortopedico. Inoltre posso dire che da dopo l'estate sarà attivata, con una capacità di 2 posti letto, la Terapia intensiva post operatoria. Per la Terapia intensiva delle urgenze, invece, bisogna attendere: è vero, l'Atto parlava dell'attivazione del reparto con capacità di 5 posti letto ma ad oggi non ci sono le risorse né strutturali né umane". Il messaggio è comunque chiaro: "Il "San Sebastiano" ha un ruolo ben definitivo che ne fa una struttura dedita alle Urgenze ed alla Medicica ed i potenziamenti che mano mano saremo in grado di apportare, fino al raggiungimento dei livelli previsti nell'Atto, andranno proprio in quelle direzioni".

"E' vero che l'Atto delinea il piano di sviluppo dell'ospedale - ha detto poi Leodori -, ma le preoccupazioni dell'Amministrazione e del sindaco sono legittime. Propongo di monitorare la situazione con incontri periodici per toccare con mano la crescita dell'ospedale. Nel frattempo speriamo che a breve sia possibile tornare ad assumere e ad investire".

Polemici gli interventi dal pubblico dei consiglieri di opposizione Roberto Mastrosanti, Mirko Fiasco e Franco D'Uffizi che hanno nuovamente attaccato D'Alba per la perdita del servizio di Oncologia. "Si è perso qualcosa del quale si conosceva la realtà e si è acquistato qualcos'altro che invece oggi non è ancora lontanamente completato". E qui il direttore generale della Asl, certamente memore anche delle critiche ricevute dalle minoranze nel corso dei 2 Consigli comunali a cui partecipò nel 2015 ha alzato i toni. "Il servizio di Oncologia oggi che si trova a Marino ed è stato potenziato è molto migliore del passato: perché non si dice che comunque sia finora Frascati ha ottenuto comunque nuovi reparti e ci sono importanti prospettive di sviluppo?".

La sanità resta argomento focale nella programmazione territoriale e nella percezione dei servizi essenziali ai cittadini. Un tema del quale è stato comunque importante parlare e che è auspicabile possa essere al centro di nuovi incontri nei prossimi mesi.



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