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Grottaferrata, piazza di Poggio Tulliano, un gruppo di residenti: ''Lo sfacelo continua''

24-08-2016

GROTTAFERRATA - ''Pronti ad una raccolta di firme per un luogo che si distrugge giorno dopo giorno'

Piazza di Poggio Tulliano, qualche giorno fa, ha celebrato con una festa di piazza, bella e spontanea, i suoi cento anni. Le antiche ''Capanne'', da quando hanno trovato una nuova denominazione, hanno subito grandi trasformazioni: da borgo periferico e quartiere residenziale. La piazza centrale ha conseguentemente visto vari e radicali cambiamenti. Fino all'attuale identità, dove però esiste un giardino con una fontana che da anni subisce un degrado assolutamente indecoroso per una delle zone più importanti della città. Un declino costante, che mese dopo mese si è portato via un pezzo alla volta (letteralmente) fino a far sembrare lo spiazzo un luogo di macerie, con muretti abbattuti, fontane danneggiate che disperdono acqua in continuazione, sassi, mattoni sparsi per decine di metri.

Sono ancora i residenti della zona a chiedere con urgenza di porre rimedio nel più breve tempo possibile allo sfacelo che ha trasformato un potenziale luogo di aggregazione in una sorta di cantiere abbandonato. ''La festa organizzata lo scorso 7 agosto – scrive in una lettera aperta un gruppo di dieci cittadini – pensavamo potesse riportare alla luce questo assurdo problema che si trascina da anni e che è stato oggetto di numerosi articoli e segnalazioni, anche di recente, ma evidentemente nessuno ha pensato bene, neanche in quella occasione, di dare chiarimenti su questo disagio che ci porta sofferenza perché molti di noi, su quel giardino, hanno passato un pezzetto di infanzia''. ''Comprendiamo e abbiamo sentito che per rifare la piazzetta ci vorrebbero 150mila euro, una cifra importante, ma un'amministrazione pubblica dovrebbe pensare che anche da queste operazioni di restyling passa la qualità della vita o si fortificano i servizi per i cittadini. La vergogna di questa piazza, invece, ricade sulla politica tutta della nostra comunità, dove si è pensato a costruire e non a riqualificare, lasciando le zone appena lontane dal Corso in uno stato indecente . E non parliamo solo di Poggio Tulliano''.

''Nel mese di settembre – concludono – avvieremo probabilmente una petizione per sollevare maggiormente la vicenda visto che in troppi non ne capiscono il valore storico e sociale''. I giardini di Poggio Tulliano hanno bisogno di un'opera conservativa, prima che i costi lievitino ancora di più a causa del costante depauperamento. I cittadini della zona vogliono organizzarsi per salvare il salvabile. In autunno sono previste novità. 

Da ''Il giornale della Provincia'' del 24/8/2016



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