Sisma, scese a 1238 le persone assistite nei campi. Il Vescovo: ''Visita del Papa ha unito le generazioni''
05-10-2016
Continua l'intervento di Coldiretti per gli allevatori ed il recupero del patrimonio artistico
Sono 1238 le persone assistite nei campi, nelle strutture allestite o presso gli alberghi nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto. In particolare, nella Regione Lazio sono curate 219 persone, in 243 trovano alloggio nelle Marche, mentre in Umbria gli assistiti sono 136. Sono poi 366 i cittadini ospitati presso gli alberghi di San Benedetto del Tronto in attesa della realizzazione delle soluzioni abitative d'emergenza.
94 persone hanno deciso di trasferirsi presso i MAP e le abitazioni del progetto CASE messe a disposizione nel comune dell’Aquila, altre 46 persone hanno trovato una sistemazione in strutture in provincia dell’Aquila e Teramo, la maggior parte nei MAP tra Campotosto, Capitignano e Tossicia, mentre sono 134 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali.
La terra intanto ha tremato ancora. La scossa più forte, di magnitudo 3.2, con epicentro in provincia di Rieti è stata registrata dall'Ingv alle 14.29 di oggi. L'epicentro è nell'area tra Cittareale, Amatrice e Accumoli ad una profondità di 13 km.
Il vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili, ha commentato nella sua omelia la bella visita di Papa Francesco che ieri ha allietato e portato conforto tra sfollati, studenti e persone del soccorso con queste parole: ''Nella storia della Chiesa ci sono momenti nei quali si stagliano figure che insegnano a ri-costruire. Tra questi, san Francesco è l’esempio più popolare e più limpido. In una stagione in cui sembravano addensarsi le nubi dell’eresia e delle crociate, col rischio di dividere la comunità dei credenti e di insudiciare con la violenza le contrade del mondo, il Poverello fu come “un astro mattutino”, che lasciò emergere la luce del Vangelo nella sua assoluta semplicità''. Papa Francesco, ieri, ha concretizzato questo messaggio storico e spirituale con la sua presenza. Il Vescovo ha inoltre sottolineato come giovani e anziani, grazie al suo messaggio, si siano ritrovati sulle stessa sponda e nelle stesse emozioni. In letizia ed unità.
Coldiretti nel frattempo è tornata ad aiutare gli allevatori in difficoltà per trovare il cibo per il bestiame. Sono giunti nella zona trentamila chili di paglia e fieno per assicurare l’alimentazione degli animali delle stalle distrutte. L’iniziativa è di alcuni pastori marchigiani che hanno deciso di privarsi di parte del loro raccolto e partire per Amatrice con un concreto segno di solidarietà ai colleghi che hanno visto le proprie attività danneggiate dal sisma. ''L’arrivo delle basse temperature rischia - sottolinea Coldiretti - di aggravare una situazione già difficile dopo che si è già ridotta la produzione di latte a causa dello stress al quale sono stati sottoposti gli animali. Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento Da qui la necessità che la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo''.
Un'ultima buona notizia. I tecnici del MiBACT, insieme ai restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure e con la collaborazione dei vigili del fuoco e dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, hanno recuperato 40 opere conservate all’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate nella frazione di Cornillo Nuovo nel comune di Amatrice.
Il recupero della bellezza di ieri è fondamentale per ricostruire l'orizzonte dell'avvenire.