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A Valmontone cambia il servizio rifiuti

28-07-2016

 

VALMONTONE - Con 11 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuta, il Consiglio comunale ha approvato la delibera che segna una svolta radicale per Valmontone in un settore, quello della raccolta dei rifiuti, che lo pone tra i comuni meno virtuosi della provincia di Roma.

Una scelta epocale per la città visto che, concluso il tortuoso percorso per sanare le situazioni del passato e dare il via ai lavori del Centro di raccolta, ha portato in Consiglio comunale l'affidamento in house alla società pubblica Ambiente Territorio ed Energia Spa per la raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale.

Completata l'isola ecologica (entro 90 giorni) verranno tolti i cassonetti stradali, oggi spesso stracolmi di rifiuti, per passare a sistemi di raccolta moderni e virtuosi, secondo quel principio del “Chi inquina paga” che offre vantaggi economici a chi differenzia in modo corretto.

In allegato la relazione con cui l'assessore all'ambiente, Veronica Bernabei, ha illustrato all'aula i dettagli del complesso intervento che, finalmente, consente a Valmontone di essere un comune davvero pulito, anche per strade e marciapiedi.

"Appena eletti - sottolinea la Bernabei - ci trovammo di fronte a quella situazione disastrosa che ci aveva fatto inserire tra le priorità del nostro programma proprio la questione dei rifiuti. Per risalire la china abbiano dovuto dapprima fronteggiare una situazione debitoria, ereditata dalle precendenti amministrazioni, che ammontava a 8 milioni e mezzo di euro: e siamo riusciti a chiudere una transazione a 5 milioni e mezzo, con un risparmio per la comunità valmontonese di 3 milioni. Poi abbiamo dovuto risolvere la vicenda del centro di raccolta, che era impantanata da anni: e nei giorni scorsi abbiamo consegnato i lavori di realizzazione. L'obiettivo, per noi, era partire con la raccolta differenziata, cosa che oggi, con la delibera approvata, diventa realtà. Ultimo punto, che raggiungeremo grazie alla riuscita della differenziata è quello della riduzione delle tariffe: col progetto approvato in giunta il 10 giugno scorso, fin dal prossimo anno avremo le prime riduzioni, secondo quel criterio del "Chi inquina paga" che consente di far pagare meno a chi differenzia meglio, di più a chi non rispetta il proprio territorio".

"E' un traguardo storico per questa amministrazione - sottolinea il sindaco Alberto Latini - e ringrazio tutti, gli uffici, i tecnici, la Giunta e il Consiglio comunale, per aver costruito la soluzione migliore per Valmontone e i valmontonesi. Stiamo realizzando un centro di raccolta moderno e tecnologico che, appena concluso, ci consentirà di partire con la prima metà della città. Poi, in poco tempo, estenderemo la raccolta differenziata a tutta Valmontone. Nel frattempo, dai primi di settembre, Ambiente Energia e Territorio inizierà a lavorare con la raccolta stradale e la pulizia". "Sono certo - conclude Latini - che anche i cittadini coglieranno la straordinaria opportunità e collaboreranno attivamente per essere protagonisti e artefici del cambiamento, aiutandoci a fare di Valmontone un gioiello per bellezza e pulizia".

N.B.Poiché la minoranza contesta la procedura, vale la pena ricordare che questa trova la sua definitiva legittimazione nella sentenza del Tar Lombardia - sez. Brescia che, con la recente sentenza n. 691 del 17 maggio 2016, ha chiarito che "il modello in house costituisce un modo di gestione ordinario dei servizi pubblici locali", alternativo rispetto all’affidamento mediante selezione pubblica, per cui non costituisce un’eccezione alla regola (cfr. T.A.R. Liguria, sez. II – 8/2/2016 n. 120). 

Inoltre, l’Autorità garante per la concorrenza e il libero mercato ha respinto l'esposto presentato dalla minoranza di Frascati dando il via libera alla procedura "in house", stante la presenza dei tre requisiti necessari: totale partecipazione pubblica della società cui viene affidato il servizio, prevalenza del servizio offerto e controllo analogo, possibile dal momento che Ambiente Spa si è dotata di un apposito statuto atto a conferire ai soci tale potere indipendentemente dalle quote in loro possesso. 



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