Il 60° dei Trattati di Roma celebrato dal Circolo femminile di amicizia europea
24-03-2017
FRASCATI (appuntamenti) - Un bel momento di confronto su un tema di pressante attualità
ilmamilio.it - comunicato stampa
Il Circolo femminile di Amicizia europea, C.F.A.E., è attivo sul territorio tuscolano da oltre cinquant'anni con le sue numerose iniziative culturali e sociali, volte alla valorizzazione del ruolo della donna, alla promozione delle relazioni con i Circoli europei gemellati e alla diffusione in campo internazionale del nostro patrimonio storico-artistico.
Accanto alla celebrazione annuale della Festa dell'Europa, il Circolo è sempre attento a sottolineare con manifestazioni aperte alla cittadinanza, ricorrenze storiche e avvenimenti legati al processo della costruzione europea.
In occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, le Donne europee di Frascati hanno offerto alla cittadinanza un incontro, il 20 Marzo, presso la Sala degli Specchi del Comune, con il professor Gianluca Fiocco dell'Università di Tor Vergata. La presidente Carla Giorgetti nel rivolgere il grato saluto del Circolo e dei presenti al professor Fiocco, ha sottolineato la sua grande disponibilità ad accogliere l’invito e lo ha sentitamente ringraziato per l'apprezzamento mostrato per l’iniziativa del Circolo Femminile di Amicizia Europea e per il lavoro che le Associazioni culturali come il C.F.A.E. svolgono, spesso nell'indifferenza delle Istituzioni.
Il professor Fiocco ha ricostruito, con esemplare chiarezza e profondità, le tappe fondamentali che hanno condotto alla stipula di quei Trattati che hanno scandito il processo di unificazione europea, sottolineando il ruolo sempre propulsivo che ha avuto il nostro Paese, grazie a uomini politici coraggiosi e lungimiranti quali Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli , per arrivare a Romano Prodi. Grazie al prodigioso sviluppo economico degli anni sessanta, reso possibile dal Mercato Comune, alla stabilizzazione monetaria introdotta dallo S.M.E. alla libera circolazione dei Cittadini, alla introduzione della moneta unica e della Costituzione europea, abbiamo vissuto il più lungo periodo di pace, prosperità, libertà e democrazia che la Storia mondiale ricordi. Sono state soprattutto le giovani generazioni a godere, anche grazie al Progetto Erasmus, dei vantaggi di essere cittadini europei, liberi di studiare e misurare le proprie capacità in un orizzonte più vasto e più ricco di opportunità. Certo la lunga stagnazione economica, innescata dalla micidiale crisi finanziaria d'oltre Atlantico e da una globalizzazione senza regole, ha pesantemente colpito soprattutto i Paesi più deboli e più indebitati dell'Unione Europea.
Spesso, però si dimentica che la prudente politica della Banca Centrale Europea, guidata da Mario Draghi, li ha messi al riparo dagli attacchi speculativi dei mercati finanziari internazionali, che avrebbero reso ancora più difficile la ripresa di Paesi come l'Italia, fortemente indebitati. Questa sfavorevole congiuntura economica, acuita dalla crisi umanitaria prodotta dal massiccio afflusso di profughi e migranti, unitamente all'odiosa minaccia del terrorismo islamista, ha suscitato, in diversi Paesi europei, scomposte ondate di populismo e sovranismo antieuropei. Naturalmente anche la “Brexit” ha contribuito a creare delusione e rammarico in quei vasti settori dell'opinione pubblica europeista, mentre di contro ha rinfocolato le insane velleità degli euroscettici. Dopo la dotta esposizione del professor Fiocco, tra il numeroso e partecipe pubblico presente, tra cui le giovani del C.F.A.E Young, si è animato un interessante dibattito che ha messo in luce quanto profondamente sia radicata la consapevolezza unanime che il nostro futuro, il nostro orizzonte sia un' Unione Europea sempre più salda, pacifica e solidale.