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Da Rocca di Papa a Castel Gandolfo: lo strano abbraccio tra Mdp e 5 stelle sulle... sponde del lago

10-04-2017

CASTEL GANDOLFO (politica) - Colacchi e Moianetti rinunciano alla lista pronti, pare, a sostenere i grillini. E a Rocca di Papa Querini e Boccia tessono legami e "like" sia col Movimento che con chi, ancora all'interno del Pd, può fungere da cavallo di Troia. Un filo che arriva fino a Frascati

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E' uno strano abbraccio, davvero, che va da una sponda all'altra del lago di Castel Gandolfo: va e torna, percorrendo i due "assi" dell'ellisse (che ha più la forma di una patata per la verità) del maggiore dei due bacini lacuali castellani. Uno strano abbraccio complicato da spiegare soprattutto ai cittadini.

E' l'abbraccio, più o meno esplicitato, più o meno comunicato nella "camera caritatis" delle riunioni di partito e di area, tra il Movimento 5 stelle e il Movimento democratico progressista. Questione di nome, probabilmente, questione di simpatie o meglio di alleanza in funzione principalmente anti Partito democratico.

Da Castel Gandolfo a Rocca di Papa lungo l'asse minore del lago; da Marino ad Albano Laziale lungo quello maggiore.

Apriamo necessariamente con Castel Gandolfo, unico dei 4 Comuni ai vertici degli assi del lago, ad andare al voto l'11 giugno.

La scena appare sufficientemente composta ma non del tutto e non è detto che proprio gli spostamenti più piccoli provochino le conseguenze più grandi. La coppia formata da Maurizio Colacchi e Giacomo Moianetti non ce la fa a fare una propria lista e dopo aver tentato un accordo anti Monachesi con Paolo Gasperini (che proprio martedì prossimo presenta la sua lista Aurora, LEGGI l'articolo) appare - più o meno ufficialmente - in accordo col Movimento 5 stelle che, a Castel Gandolfo, ha già presentato la candidatura a sindaco di Paolo Belli. Un accordo che parte probabilmente dalle Amministrative e che arriva fino alle elezioni Regionali del 2018, almeno queste sarebbero le basi: Colacchi e Moianetti, anche per il rigido regolamento dei 5 stelle, con ogni probabilità non saranno in lista a supporto ufficiale di Belli ma a quanto se ne dice proprio da quella parte porteranno i voti. Quanti saranno i cittadini a stabilirlo, ma Colacchi parte dalla base del 2012 quando di preferenze personali ne portò a casa 400 quando però usciva da un lungo mandato da sindaco.

A Castel Gandolfo, dunque, a meno di colpi di scena la corsa sarà a tre: Milvia Monachesi con la coalizione a guida Pd, Paolo Gasperini con l'Aurora e Paolo Belli per i 5 stelle. Vedremo se il quadro cambierà nelle prossime settimane.

Veniamo a Rocca di Papa dove, come si sa, si trova il cuore pensante del Movimento democratico e progressista castellano e da dove verranno i prossimi dirigenti del nuovo partito plasmato da una vecchia volpe come Massimo D'Alema. La contiguità tra i 5 stelle (o almeno una parte del gruppo, che finora non sta davvero brillando) e i Dp appare evidente negli "occhieggiamenti", negli scambi di "mi piace", nelle strizzatine d'occhio che le parti si mandano. Anche in questo caso il nemico comune è quel Pd all'interno del quale, però, i Democratici progressisti guidati da Carlo Ponzo, Pasquale Boccia e soprattutto Maurizio Querini hanno una gran bella talpa. Una talpa che, se tutto torna, potrebbe aver tramato per far bruciare in malo modo la candidatura di Mauro Fei alla segreteria del Partito democratico domenica scorsa (LEGGI l'articolo). Fei, a caldo, scrisse di aver stanato uno dei "finti alleati" (il riferimento, chissà, poteva magari essere a Maurizio De Santis), ma l'impressione è che l'ex assessore ignori chi sia il "metronomo" delle sorti di quella sponda del Pd che strizza con insistenza l'occhio ai Democratici progressisti. Gruppo, quello Dp, in cerca di espansione e di conquista di Rocca di Papa: gruppo, evidentemente, sul piano politico disposto a tutto pur di riconquistare la gloria perduta dei suoi protagonisti.

LEGGI la replica dei Cittadini per il Movimento 5 stelle di Rocca di Papa

A Marino, unica Amministrazione "del lago" a 5 stelle, converge però parte della vita politica dei Dp di Castel Gandolfo, ed in particolare quella di Maurizio Colacchi. Senza dimenticare che proprio a Marino, seppur ancora in stato di quiescenza (ma gli amministratori promettono imminenti novità), qualche settimana fa è stata creata la pagina Facebook "Articolo 1 Democratici progressisti Marino" (LEGGI l'articolo). Pagina che oggi, come detto in evidente stand-by, conta la miseria di 23 "mi piace".

L'altro, l'ultimo vertice dell'asse maggiore del lago, Albano Laziale, è un'altra alcova dei Dp (che contano il big Maurizio Sementilli, LEGGI l'articolo): nella città dei Curiazi, però, la posizione dei 5 stelle, appare ancora sufficientemente autonoma ma se l'ordine di scuderia nelle "truppe cammellate" dei Dp è quello di strizzare l'occhio ai grillini così sarà fatto.

Il lungo filo che unisce Dp a 5 stelle porta fino a Frascati dove, proprio ieri, Roberto Mastrosanti si è ufficialmente presentato come candidato sindaco (LEGGI l'articolo). Alcuni dei suoi strettissimi collaboratori non ha mai negato simpatie pentastellate, anche in questo caso ancora una volta in funzione anti-Pd. Della serie: "Se noi non ce la facciamo, pronti a sostenere il Movimento in un eventuale ballottaggio col Pd". Era un paio di mesi fa ma la sostanza è tutt'altro che cambiata.

Tanto più che ieri mattina nell'auditorium della libreria Mondadori a Frascati, chi c'era tra il pubblico al fianco dell'amico ex sindaco Stefano Di Tommaso altri se non quel Pasquale Boccia che del Movimento di Massimo D'Alema, i Dp, è il "guru" ai Castelli romani, il tessitore di fili politici, l'organizzatore di incontri più o meno segreti (LEGGI l'articolo)? Mastrosanti, la cui coalizione va da Sel-SI (contiguo all'Mdp...) a "Fratelli d'Italia" in questa fase ha tutto l'interesse di non inserire alcun simbolo in una coalizione volutamente civica. Ma il suo approdo tra i Dp deve essere considerato fisiologico.

Tutto in qualche modo torna. L'antagonismo al Pd (che però attenzione in alcuni componenti dei Dp è solo un piccolo cavallo di Troia) è il legante nel segno di un rinnovamento generale che - così posto - appare davvero difficile da spiegare ai cittadini.

 



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