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Assicurazioni auto, si torna al tacito rinnovo?

05-07-2017

ROMA (auto) - Un emendamento, proposto dalla senatrice Laura Puppato (Pd) che alimenta forti perplessità

ilmamilio.it

Ce ne eravamo liberati pochi anni fa, ma ora, grazie a un emendamento, potrebbe tornare il tacito rinnovo sul ramo polizze danni (non obbligatorie) e, si dice, anche sulle RC auto, e con esso anche i probabili aumenti del premio delle polizze. Un duro colpo inferto agli automobilisti che dovranno appuntarsi sul calendario o, dati i tempi, sullo smartphone, la scadenza del premio della polizza.

Perché si torna al tacito rinnovo

Il tacito rinnovo nel 2012 era stato abolito in modo da dare la possibilità ai contraenti di cercare la migliore assicurazione e stipulare un contratto conveniente e, se possibile, adatto alle proprie esigenze. In questo panorama erano state proprio le assicurazioni online a offrire le tariffe più competitive (VAI a http://www.migliorcontocorrente.org/migliore-assicurazione-online.htm), con grande approvazione degli automobilisti, un po’ meno da parte delle compagnie assicurative fisiche.

A decidere che si dovesse tornare al vecchio sistema del tacito rinnovo, sebbene rammentiamo si tratta ancora di un emendamento da discutere e che dunque è passibile di modifiche, è stata la senatrice Laura Puppato (Pd), secondo gli intenti dichiarati, per migliorare la concorrenza tra compagnie assicurative. Per gli automobilisti invece, sorpresi e non in modo positivo, servirà solamente ad aumentare i premi delle polizze.

Troppi incidenti?

In realtà alcuni sostengono anche che la decisione sia stata obbligata dal numero di incidenti in cui sono rimasti coinvolti i veicoli non assicurati, sebbene a questo punto non sia chiaro quale sia la perdita per le assicurazioni. A Roma, per esempio, sono stati 125 i morti in incidenti stradali nel 2016, ma se anche possa sembrare un dato allarmante, a ben guardare le cifre degli anni precedenti, ci si accorge che sono in netto calo.

Allora la teoria dei troppi incidenti non regge e davanti a questa decisione i cittadini che guidano non possono trattenere il malcontento.

Quale concorrenza?

A ben guardare, quindi, quello che pensano gli automobilisti è che questo emendamento non sortirà l’effetto dichiarato dalla senatrice, quindi quello di creare una maggiore competitività tra le compagnie assicurative. Per capire che non sarà così basta semplicemente fare un confronto tra quello che accade ora e quello che accadrà non appena rientrerà in vigore il tacito rinnovo.

Oggi, anche all’ultimo minuto, se il premio preventivato dall’assicurazione del ramo danni non dovesse piacerci, potremmo cambiare e cercare quella più concorrenziale. Quando l’emendamento entrerà in vigore, invece, dovremmo prima disdire a mezzo raccomandata il contratto in essere con la compagnia assicurativa, e poi procedere con la stipula del nuovo contratto. Il tutto a scatola chiusa quindi, senza sapere se ci saranno aumenti dell’ultimo minuto, aumenti che a quel punto dovremmo obbligatoriamente accettare.

Nessun vantaggio reale quindi per i consumatori, e il dubbio che la manovrina venga più in soccorso delle assicurazioni piuttosto che degli assicurati è più che lecito, non resta che attendere l’applicazione dell’emendamento per vederne i primi effetti sui premi.

 



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