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Ciampino, Abbondati: "Diffidare ed uscire da Acea Ato 2"

27-06-2017

CIAMPINO (attualità) - Una dura nota da parte del consigliere di minoranza sulla crisi idrica in atto

ilmamilio.it - comunicato stampa

“Diffidare insieme agli altri Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO2) il Gestore del Servizio idrico ACEA ATO 2, sulla realizzazione degli investimenti da inserire immediatamente in programmazione, per l’adeguamento e l’ammodernamento della rete di distribuzione della risorsa idropotabile, pretendendo il pieno rispetto della Carta dei Servizi, con l’organizzazione di un sistema efficiente (Unità di Crisi) per fronteggiare le emergenze nell’approvvigionamento idrico degli utenti” E’ quanto si legge nell’impegno rivolto al Sindaco Terzulli e alla Giunta comunale contenuto nel testo di una Mozione depositata oggi in Comune dal Capogruppo Sel-tutta un’altra storiaGuglielmo Abbondati.

“Dando seguito alla nota di Acea del 30 maggio scorso – spiega Abbondati – con la quale, in conseguenza della crisi idrica dichiarata dalla stessa società, si esortano i Comuni a emanare ordinanze per un corretto utilizzo della risorsa idrica, il Sindaco di Ciampino, come molti suoi colleghi, ha emanato l’8 giugno scorso l’Ordinanza n.5/2017 per la limitazione del consumo d’acqua potabile nel periodo estivo. Una situazione inammissibile, considerando che dal 2002 Acea Ato 2, ha assunto verso le comunità locali e verso il territorio un elenco straordinario di impegni e responsabilità, per garantire un servizio essenziale e fondamentale per la vita dei cittadini, i cui oneri sono coperti interamente della tariffa pagata dagli stessi utenti”

“Cosà ci si è fatto con quei soldi – si chiede il Consigliere Abbondati - entrati nelle casse di Acea? Quanto è stato investito per risolvere strutturalmente lo stato di fatiscenza e vetustà delle reti di distribuzione, che comporta ancora oggi una grave dispersione e perdita della risorsa idrica stimata tra il 35 ed il 40%? Invece di restare ostaggio di Acea, i Sindaci dovrebbero pretendere più di qualche risposta su com’è stato gestito l’uso della risorsa idrica, bene primario di tutti. Qualora dovessero persistere le inadempienze del Gestore, chiedo al Sindaco Terzulli di valutare le condizioni giuridiche per l’uscita del Comune dall’Ato2”.

“La Mozione – conclude Abbondati - che spero sia discussa quanto prima in Consiglio comunale, impegna il Sindaco a non accogliere in nessun caso, qualora venga richiesto dal Gestore, il ricorso a cicli quotidiani di turnazione nell’approvvigionamento idropotabile e a non acconsentire interruzioni dell’erogazione in intervalli orari che compromettano le quotidiane esigenze igienico-sanitarie della popolazione, se non conseguenti ad atti contingibili ed urgenti dichiarati dagli Organi di Governo. Infine il dispositivo chiede l’immediata convocazione da parte del Presidente dell’Autorità d’Ambito, il Sindaco della Città Metropolitana Virginia Raggi, della Conferenza dell’ATO2 al fine di rendere esplicite le posizioni delle Amministrazioni comunali coinvolte”.



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