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Lariano, Casagrande Raffi e la sua squadra: "Vogliamo un paese vivo, aperto e libero"

21-05-2017

LARIANO - Comunicato stampa
 
Una piazza Sant'Eurosia gremita ha accolto ieri il primo comizio della formazione "Insieme per Cambiare Lariano" con Gianluca Casagrande Raffi. Persone assiepate a circolo intorno ai candidati, ma anche aldilà della strada e persino affacciata ai balconi hanno testimoniato il grande interesse che ha suscitato il gruppo, al seguito del consigliere di minoranza, candidato alla corsa per le comunali di domenica 11 giugno.

Tanti, corposi ed entusiasmanti sono stati gli interventi programmati per questa prima uscita di piazza, tutti apprezzati e intervallati da lunghi applausi da parte dei presenti.

"Non si annoverano iniziative del Comune per la salute e la prevenzione - ha detto il farmacista Francesco Montecuollo - nè pubblicamente nè nelle scuole. Parlo di bullismo, dei pericoli del web, dei laboratori in collaborazione con logopedisti, psiocologi, con la Polizia postale. Queste cose sono importantissime ma nessuno se ne è mai occupato. L'Amministrazione è riuscita a salvarsi la faccia solo grazie al grande spirtito sociale che anima i larianesi "

"Il nostro programma è articolato in cinque punti, necessari a nostro avviso per poter cambiare Lariano, che oggi è diventato un paese dormitorio - ha detto l'avvocato Roberta Resi - Non ci sono parchi giochi per i bambini, luoghi di svago, parcheggi sufficienti per l'utenza. Noi abbiamo posto l'accento sul bisogno di aumentare i servizi ai cittadini, di dare maggiore attenzione alle politiche giovanili, e di dare soprattutto soluzioni per l'occupazione. A Lariano manca il lavoro, e senza lavoro non si può far girare l'economia. Dobbiamo fare in modo di passare da un interesse clientelare a beneficio solo di alcuni imprenditori a un interesse comune, perchè quando tutti stanno meglio il paese ne risente positivamente". Resi ha parlato inoltre dei problemi della viabilità, dell'assoluta mancanza di trasparenza del portale comunale, che disattende il decreto legislativo numero 33 del 2013 contro la corruzione, e poi di un risanamento del bilancio che fa acqua da tutte le parti, lanciando su questo tema il succssivo intervento di Marco Petrilli, consigliere di minoranza che ha rinunciato ad un assessorato, abbandonando poi la maggioranza di governo.

"La politica è cambiata - ha detto Petrilli - non basta più dare degli indirizzi, bisogna avere le competenze giuste, e noi le abbiamo sintetizzate tutte nella nostra lista e nelle tante persone che ci sostengono anche da fuori. Abbiamo le conoscenze giuste per far arrivare  a Lariano maggiori finanziamenti, a dispetto di quanto successo fino ad ora, con un bilancio che continua ad essere gonfiato da cifre di trasferimenti mai arrivati, e non lo dico io, ma i Revisori dei Conti". Ha voluto ricordare le tante battaglie fatte in Consiglio comunale, Petrilli, al fianco del candidato sindaco Casagrande, contro l'installazione delle antenne di telefonia mobile, contro il biogas del Colubro, sul vincolo paesaggistico che grava dal 1939 nella parte nord del paese, che è a tutti gli effetti abitata, e poi ancora l'imu e i disservizi dell'Acea. "La politica si fa per i cittadini, non se ne fa un uso proprio - ha aggiunto Petrilli -. Noi siamo portatori di un nuovo modo di fare politica, che si sostanzia nel coinvolgimento dei cittadini, nella condivisione e nell'ascolto".

D'impatto anche l'intervento del geometra musicista Roberto Candidi, che ha iniziato il suo discorso leggendo un passo de "Odio gli indifferenti" di Antonio Gramsci. "Non posso accettare che il governo attuale sia governato da chi ha la quinta elementare e va a rilento mentre il mondo va a tre velocità - ha sentenziato Candidi -. Come si può,in un mondo in cui i giovani fanno davvero la differenza, non considerarli come una risorsa. Noi non lo accettiamo. Con Gianluca crediamo fortemente che il cambiamento debba partire da noi, dall'entusiasmo e dalle idee. Sono le idee che fanno la politica, e non le poltrone. Se non verremo eletti continueremo a fare il nostro lavoro, a dispetto di chi invece ha puntato tutta la propria carriera sulla politca. La politica non è un lavoro, è un servizio ai cittadini, e non possiamo non rendere conto delle istanze di tutti voi, perchè siete voi che legittimate la squadra di governo".

"Abbiamo le idee giuste che cambiano la società" ha aggiunto Candidi, parlando di turismo culturale, di festa della musica, di innovazioni scolastiche. "Abbiamo un anfiteatro inutilizzato e un polifunzionale con le ragnatele, servito solo come passerella per gli assessori - ha aggiunto Candidi -. E invece proprio dalla cultura, dagli eventi e da tutto l'indotto che si crea il paese può rivevere e ne godrebbero anche i commercianti. Non servono grandi progetti, la politica nel concreto la fanno le iniziative imediatamente realizzabili".

A concludere la fila di interventi è stato, ovviamente, il candidato sindaco Gianluca Casagrande Raffi, che ha strigliato il pubblico sulle mancanze dell'Aministrazione, sulla scarsa attenzione al sociale, sull'assenza di un'idea di sviluppo del paese e di una programmazione seria che rimetta al centro i cittadini con le loro esigenze.

"Vogliamo ripartire dal sociale - ha detto Casagrande -  vogliamo entrare nelle case e vedere dove sono i problemi. Non possiamo accettare lo 'zero' in cultura, lo 'zero' in sviluppo. Noi vogliamo rinascere a partire dalle associazioni, che sono la linfa vitale del paese. Persone e gruppi che si impegnano volontariamente per il nostro paese ma che oggi non trovano supporto, anzi, vengono lasciati soli a contare solo sule proprie forze".
Il candidato ha parlato del patrimonio di Lariano, del pane e della sua salubrità, dei tanti atleti che hanno portato a grandi livelli il nome del paese, ricchezze da valorizzare per migliorare la società e creare occasioni di sviluppo.

"Vogliamo gare rasparenti ad evidenza pubblica - ha aggiunto Casagrande -, non possiamo accettare che lavorino sempre le stesse ditte. Occorre massimo rispetto delle professionalità  ma anche pari opportunità per tutti, e soprattutto massima considerazione per chi vive a Lariano".

Il candidato sindaco, che ha voluto anche sottolineare il suo attaccamento a Lariano, dove vive da sempre, ha anche fatto accenno al progetto sbandierato dall'Amministrazione per il rifaciento del lato sud della piazza. "750 mila euro di mutuo sulla spalle dei cittadini - ha sentenziato -. Un obrobrio di tubi innocenti che toglierà definitivamente la prerogativa di spazio aperto e vivibile per i cittadini di Lariano. Non è questo che vogliamo, non servono le colate di cemento, vogliamo luoghi di incontro e del vivere sociale, vogliamo tornare ad incontrarci in piazza, confrontarci e costruire insieme la Lariano del futuro. Vi assicuriamo che tutti i cittadini saranno ascoltati e supportati, da me e da tutta la mia squadra, noi non vogliamo controllare nessuno. Il paese deve essere libero, la liberà di espressione deve tornare ad essere la prerogativa sostanziale della nostra vita".

 


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