FRASCATI (attualità) - L'impianto differenziato crea lunghe code sulla provinciale ma anche su via Gratton. E tra i dipendenti c'è pure chi passa col rosso
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Un semaforo, uno dei pochi di Frascati, posizionato qualche anno fa subito dopo la sistemazione della rotatoria tra via Enrico Fermi e via Gratton, nella parte bassa della città tuscolana, a protezione del personale alle dipendenze degli istituti di ricerca dell'Enea e dell'Infn.
Un semaforo, differenziato, dai tempi letteralmente biblici.
Troppo lunghi su via Fermi (è ancora la strada provinciale del Sincrotrone?) i tempi di svolta e di innesto per e dai laboratori tanto che, puntualmente, nelle ore di maggior afflusso, come evidente dalla mappa riportata qui sotto, si creano lunghe file su via Fermi - sia a monte che a valle dell'impianto semaforico - che su via Gratton, la famosa "bretellina" che dovrebbe snellire la circolazione periferica della città.
"Non è possibile mantenere questi tempi: le auto che svoltano verso gli istituti di ricerca sono sempre poche e basterebbe probabilmente la metà del tempo concesso".
Qualche automibilista va anche oltre: "Senza contare che tra coloro che lavorano nei laboratori spesso e volentieri attraversano e si immettono quando non dovrebbero, col rosso. Un atteggiamento inqualificabile e ingiustificabile perché i tempi loro concessi sono biblici".
Un collo di bottiglia, costituito dall'accoppiata in serie tra rotatoria e semaforo, che rende la vita complicata ai pendolari. Considerati gli spazi a disposizione dei due pretigiosissimi istituti di ricerca (per l'Infn, Istituto nazionale di fisica nucleare, si tratta della sede nazionale), non è possibile pensare di realizzare un'altra rotatoria?