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Frascati, Valentino Marcon: "Sconcerto elettorale"

05-02-2017

FRASCATI (politica) - Un nuovo autorevole intervento dello studioso e storico cattolico tuscolano in vista dell'imminente campagna elettorale

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Da Valentino Marcon riceviamo e pubblichiamo la seguente analisi politica.

Era quasi scontato che l’ipotesi e il modesto suggerimento espresso nel mio articolo su questo giornale (v. ilmamilio.it del 5 settembre 2016, LEGGI l'articolo), non sarebbe stato preso per nulla in considerazione dai vari esponenti politici locali. Devo comunque riconoscere come al contrario molti concittadini a suo tempo l’hanno condiviso pienamente dandomene atto. Ma tant’è.

Alla fine si ripresenteranno alla prossima tornata elettorale per lo più le solite facce (alcune certamente di bronzo) pretendendo dai cittadini l’elemosina di un voto. Le giravolte di questi anni di alcuni personaggi da destra a sinistra e viceversa (valgono ancora questi termini?) pur di tentare il ‘gratta e vinci’ delle elezioni e naturalmente cercare di raggiungere le stanze del potere (più o meno ampio che sia) sono rivoltanti.

Non si tratta infatti di logici ripensamenti, ma di mero calcolo probabilistico per tentare la sorte della vittoria!

Poi da qualunque parte ci si butti ha poca importanza. Coerenza ed etica, competenza, solidarismo, professionalità, passano con molta naturalezza in secondo o terzo piano (ma il più delle volte se c’erano, sono stati semplicemente sotterrati). Ritroviamo così liste che contribuiranno solo a disperdere voti perché le voteranno pochi parenti o ‘beneficiati’, mentre altre, le cosiddette ‘liste-civetta’, contribuiranno alla ‘vittoria’ (chiamiamola pur così) del candidato che prenderà più voti – magari sostenuto da fonti finanziarie più o meno personali e anche da esponenti di lunga ‘carriera’ politica a diversi livelli e forse anche insieme assemblati - ma senza un vero e ampio consenso popolare; e comunque ‘l’eletto’ dovrà subito pagare il conto distribuendo incarichi ed assessorati anche a persone che di competenza specifica poco o nulla posseggono e con qualche populismo illusorio. Lo abbiamo visto in altre precedenti occasioni. Il che non vuol dire che nel complesso non vi siano gruppi e persone in buona fede, competenti e capaci ma normalmente si perdono nel mare magnum degli elenchi dei concorrenti alla conquista del ‘posto’ (all’ombra) in Comune!

E i cittadini? Talvolta sono stati genericamente interpellati, ma spesso per far presenza in dibattiti quasi privati: nelle hall di qualche ristorante più o meno compiacente, o in piccole sedi (di partito?). Il che significa frequentati per lo più da ‘addetti ai lavori’, candidati, e qualche cronista che non poteva fare a meno di esserci per dovere d’ufficio. Qualcuno giustificherà la scarsa partecipazione popolare con la carenza di sedi pubbliche di dibattito, ma è anche vero che è più bello (e fuorviante) vedere fotografie con sale stracolme di gente, così si può dare l’illusione di ricevere tanto consenso! In realtà poi si capisce che la ‘ressa’ è data dal fatto che in tali sale talvolta non c’è posto per più di quaranta-cinquanta persone (che riflettono spesso tutto l’elettorato di quella lista compresi i suoi candidati!).

La gran massa (aborrisco questo termine, preferendo parlare di popolo) è lasciata volutamente fuori dei giochi e del coinvolgimento. Comizi e contatti ‘porta a porta’ praticamente nulli, ma soprattutto niente contenuti, vedute lungimiranti e nello stesso tempo, urgenze su cui intervenire. Nemmeno per l’ordinaria amministrazione. Potrei citarvi con tanto di fotografie le buche stradali, i muri cadenti, gli inadempimenti (multe, vigilanza, ecc.) esistenti almeno da una decina d’anni a questa parte e che restano ancora bene in vista (ovviamente con più degrado!). E non parliamo di temi più ampi: città metropolitana e futuro di Frascati, visuali nazionali ed europee…macché, meglio fermarsi al ‘particulare’ ed evitare di guardare oltre il proprio naso. D’altronde, anche la politica nazionale riaffonda nell’arcipelago delle incertezze e indecisioni tanto più che il referendum ha graziato anche il decrepito e sostanzialmente pleonastico senato, e tanto altro, mentre gli orizzonti internazionali si riempiono di leaders miopi e demagogici…

Ed allora? Alla fine un candidato sindaco avrà una maggioranza qualsiasi e verrà comunque eletto. Ma con quali prospettive e con quanto consenso di una vera maggioranza qualificata e partecipativa degli elettori? E’ tutto da vedere, anche perché sono molti coloro che da tempo hanno deciso di non votare (assenteisti o sfiduciati?), ma poiché tanti - pur scontenti da tempo ma comunque ligi al diritto-dovere di voto - si recheranno comunque alle urne, questi potrebbero esprimersi facendo aumentare la quantità delle schede bianche!  E questo ridimensionerebbe chiunque fosse il sindaco vincitore, ma soprattutto sarebbe un segnale ulteriore di rigetto di una certa politica di potere e non di servizio. Del resto a più di qualcuno dei candidati bisognerebbe consigliare di cercarsi un vero lavoro e poi (o contemporaneamente) fare anche politica! Nel frattempo qualche devoto candidato comincerà anche a bazzicar chiese e sacrestie per racimolar qualche residuo voto cattolico (o meglio, clericale). A tre mesi dalle elezioni si può sperare ancora in qualche cambiamento di rotta?

Immagine tratta da http://www.cronachecittadine.it (VAI)



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