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Castel Gandolfo, Monachesi: "La "chiamata alle armi" di Colacchi ci gratifica"

19-01-2017

CASTEL GANDOLFO (politica) - Il sindaco risponde al suo vecchio pigmalione ed oggi primo degli antagonisti nella corsa elettorale di primavera

ilmamilio.it

Dal sindaco Milvia Monachesi, in replica ad uno nostro articolo, riceviamo e pubblichiamo.

"La “chiamata alle armi” rivolta a tutte le forze politiche del territorio per creare una “grande coalizione” fatta da Maurizio Colacchi a mezzo stampa per scongiurarare il rischio di una nuova amministrazione Monachesi però non solo non ci stupisce, ma  ci gratifica (LEGGI l'articolo).

Perchè se il consigliere auspica un gruppo formato, oltre che da lui, da  chi si è candidato in alternativa proprio a lui (Gasperini)  da chi lo ha sempre combattuto (La Pesca) e da colui con il quale ha formato un gruppo consiliare di minoranza (Moianetti), questo è senza dubbio un segnale positivo per l'Amministrazione uscente.

Innanzitutto perchè al di la di quello che dice, se arriva ad ipotizzare coalizioni così improbabili e soprattutto ingestibili per il povero candidato sindaco (a proposito sarebbe bello capire quale dei tanti aspiranti potrebbe ricoprire quel ruolo!) vuol dire che pensa che sia l'unico modo per vincere, e anche  perchè dimostra di non aver costruito ancora nulla e di essere decisamente in alto mare.
E anche le sue motivazioni di attacco a questa Amministrazione (abbiamo governato “male, malissimo”  e  fatto accordi con la destra) dimostrano che non ha nulla di concreto da dire.

Mentre per noi è motivo di orgoglio innanzitutto poter affermare di aver dato un grande segno di discontinuità con una politica individualistica, e di aver lavorato per promuovere la partecipazione, il  dialogo e l'ascolto dei cittadini che con noi hanno sempre trovato la porta aperta, disponibilità, sincerità e competenza.

E promuovendo la massima partecipazione e confronto abbiamo portato avanti tanti  progetti di lungo respiro,  a partire dalla valorizzazione della  cultura e delle nostre tradizioni e dalla costruzione di una nuova visione turistica (in accordo di tutti i sindaci dei Castelli Romani) e proseguendo con  la realizzazione del Piano di Utilizzo dell’Arenile del Lago dopo anni di abbandono e incuria, con  il Piano per l’edilizia economica e popolare per la realizzazione di 80 alloggi, con la raccolta differenziata porta a porta che in meno un anno registra la percentuale straordinariamente positiva di oltre il 70%, con  la battaglia con la Regione per il recupero delle Tribune e moltissimo altro.

La dimostrazione che il consigliere Colacchi sia vittima di una visione alquanto miope e volta all'indietro o che sia in malafede viene anche dalla sua convinzione che saremo puniti per aver fatto accordi con la destra.

Noi riteniamo che in una fase politica critica come quella che stiamo attraversando i partiti debbano avere l'umiltà ed il coraggio di fare un passo indietro a beneficio di un accordo tra persone unite da un progetto politico che nel nostro caso è semplice e chiaro: perseguire la crescita e lo sviluppo della comunità mettendo al centro la persone e le sue esigenze e non le logiche di partito.

L'aspetto positivo per i cittadini è che, in un periodo di grande confusione come quello che stiamo vivendo,  sarà molto facile vedere le differenze tra due impostazioni politiche diametralmente opposte e scegliere con serenità il loro prossimo sindaco".



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