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Discarica Roncigliano, comunisti all'attacco: "Vergognosi silenzi delle istituzioni"

10-12-2016

ALBANO LAZIALE (attualità) - In una dura nota tutte le difficoltà che sta attraversando il sito e soprattutto quelle dei cittadini

ilmamilio.it - comunicato stampa

Dai Comunisti dei Castelli romani riceviamo e pubblichiamo.

"Continuano i gravissimi problemi ambientali prodotti dalla discarica di Roncigliano. Dopo sei mesi dall’incendio che ha distrutto l’impianto di TMB, le istituzioni sono completamente latitanti.

Assente il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (PD), inesistenti la sindaca dell’Area metropolitana Virginia Raggi (5 Stelle) e il suo vicesindaco Fabio Fucci (5 Stelle), dileguati i sindaci dei Castelli Romani (Pd, Pdl e 5 stelle).

Un’intera comunità che vive intorno alla discarica di Cerroni è lasciata a convivere con puzze nauseanti e odori indicibili e a combattere da sola con tutti i mezzi legali per chiudere una discarica illegale, autorizzata a pochi metri dalle abitazioni di Villaggio Ardeatino.

Mentre le istituzioni “inesistenti” non si sono degnate di emettere un’ordinanza per iniziare il capping del VII invaso (la chiusura della discarica con il terreno), il signor Cerroni ha spostato le ceneri ancora accese dell’impianto di TMB incendiatosi a luglio nell’invaso, facendo aumentare le puzze inquinanti e i cattivi odori. Ma le ceneri andrebbero per legge smaltite in una discarica speciale!!! Chi ha potuto autorizzare questa operazione assolutamente illegale? Perché nessuna istituzione (lor signori di PD, PDL o 5 stelle) sente il dovere morale di intervenire a difesa del territorio e della salute dei cittadini?

Intanto il Comune di Ardea continua a lasciare le famiglie di Villaggio Ardeatino e degli altri villaggi a valle della discarica senza allaccio alla conduttura dell’acqua potabile di Acea che passa proprio sulla Via Ardeatina. Centinaia di famiglie sono costrette ad utilizzare l’acqua dei pozzi privati, ad altissimo rischio di inquinamento. Il signor Cesaretti di Villaggio Ardeatino ha avuto il coraggio di far esaminare dall’Arpa l’acqua del suo pozzo privato e il Sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha dovuto emettere un’ordinanza di non utilizzo di quell’acqua per fini umani. Quell’acqua è talmente inquinata che non può essere usata neanche per farsi una doccia. Dopo più di un anno dall’emissione dell’ordinanza il Comune di Ardea è completamente latitante e non riesce a portare l’acqua potabile al signor Cesaretti e a migliaia di cittadini che vivono a valle della discarica più illegale del mondo. Il Sindaco di Ardea ormai sproloquia e nelle riunioni con i cittadini promette denunce contro il Sindaco di Albano Laziale per l’inquinamento delle falde acquifere del Comune di Ardea. Un vero incompetente (o un nuovo Don Abbondio): la denuncia andrebbe sicuramente fatta, ma contro il signor Cerroni.

Intanto nei villaggi intorno alla discarica si vivono i problemi devastanti dovuti alla presenza quarantennale di una discarica illegale, contando gli innumerevoli casi di tumori e le relative morti. Ma lor signori di PD, PDL o 5 stelle non sentono ancora il dovere morale di intervenire a difesa del territorio e della salute dei cittadini.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani esige l’immediata chiusura della discarica di Roncigliano, con inizio delle operazioni di capping del VII invaso, e l’allaccio immediato dei villaggi di Ardea alla rete idrica dell’ACEA. Ulteriori incompetenze, tentennamenti, menefreghismi e atti amministrativi contro il territorio e la salute troveranno la ferma opposizione dei cittadini, dei comitati e del Partito Comunista dei Castelli Romani".



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