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Nasce la Bcc dei Castelli romani e del Tuscolo

23-11-2016

ROCCA PRIORA (attualità) - L'assemblea dei soci dell'istituto di credito roccapriorese approva la fusione: il discorso del presidente Claudio Vinci

ilmamilio.it

Dal presidente della Bcc del Tuscolo, Claudio Vinci, riceviamo e pubblichiamo il discorso pronunciato in occasione della fusione con la BCC dei Castelli romani.

"Oggi mi fermo a riflettere.

Le date del 19 e del 20 novembre 2016 hanno segnato un passaggio importante per le nostre comunità e per l’economia del territorio: le compagini sociali di due Bcc punto di riferimento per i loro soci, hanno scelto di unirsi superando particolarismi, conflitti ed interessi personali di piccolo calibro, scegliendo qualcosa che può essere definito il bene comune.

Nasce una nuova realtà, la “Banca di Credito Cooperativo dei Castelli Romani e del Tuscolo”, che vedrà la luce dal 1 gennaio 2017, e che attinge linfa dalle solide ed imprescindibili radici cooperativistiche che hanno fatto nascere, un secolo fa, le due consorelle. La nuova banca sarà al servizio degli oltre 4500 soci, su un territorio servito da 13 filiali, con un organico di 94 dipendenti.

La lunga storia della Bcc del Tuscolo – pur con la umana e comprensibile nostalgia – continua nel nuovo Istituto che avrà Sede sociale e legale sempre in Rocca Priora.

Occorre dire per onestà intellettuale che non è stato facile e questo che è in parte un approdo e in parte una “ripartenza”, è il frutto di una scelta tanto sofferta quanto inevitabile.

Per dare a tutti il modo di capire devo tornare un poco indietro nel tempo, non moltissimo - precisamente nel 2014 - quando a seguito della visita ispettiva di Banca d’Italia il nostro Istituto ha dovuto assumere decisioni doverose a tutela di tutti i soci e dei risparmiatori.

Le vicende sono note: al mio Consiglio di Amministrazione, alla Direzione e ai dipendenti è stata consegnata una struttura che non aveva la forza di stare in piedi da sola. E tanto ciò è vero che il primo “suggerimento” datoci dall’Organo di Vigilanza è stato: fondetevi, senza se e senza ma.

Abbiamo trovato la forza di resistere, di lavorare tenacemente affinché, nonostante tutto, potessimo ancora salvaguardare il nostro territorio, avere voce in capitolo e così garantire chi si affida a noi.

Ci siamo riusciti e ne siamo profondamente orgogliosi, abbiamo condiviso in modo trasparente la situazione effettiva della Banca con i nostri soci, nonostante ciò abbiamo subito attacchi del tutto ingiustificati, anche personali, ma che sono solo serviti a qualificare il livello di chi li ha portati.

Ciò detto, mi perdonerete se oggi non perdo tempo a considerare di rispondere loro, ma ad usare questo tempo che mi state dedicando per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo.

Voi soci prima di tutto. L’esito della votazione con 790 voti favorevoli, 37 contrari e 3 astenuti, ci da forza: ora sappiamo di avere la vostra fiducia. Il nostro massimo impegno sarà non deluderla.

Desidero ringraziare tutti i nostri dipendenti che hanno lavorato senza risparmiarsi con piena consapevolezza della difficoltà del momento, ma fiduciosi che chi li guidava aveva l’unico obiettivo di salvaguardare l’Istituto.

Desidero ringraziare il mio Consiglio d’Amministrazione perché ciascuno con le proprie capacità e competenze ha dato il suo apporto. La fusione, e il necessario ridimensionamento del numero dei nostri consiglieri, ha imposto alla metà di loro di fare un passo indietro: è stato fatto, senza drammi, dimostrando di tenere più al bene comune che alla “poltrona”.

In questo percorso un aiuto insostituibile è venuto dal Collegio Sindacale e in modo particolare dal presidente, il dott. Massimo Gentile, che ha messo a disposizione della Banca la sua professionalità e competenza. Non ci accompagnerà nel prossimo percorso, ma è sentito e doveroso il mio personale ringraziamento e quello di tutto il Consiglio.

Da ultimo, ma non per ultimo, desidero ringraziare il Direttore Generale, dott. Mauro Dinarelli il quale, nella nuova banca, non sarà il Direttore Generale perché, contrariamente a quanto qualcuno ritiene, anche lui, pur di favorire la fusione, ha fatto un passo indietro.

Se oggi siamo qui molto è grazie a lui, alla sua capacità di fare squadra, alle sue competenze professionali. Grazie Direttore!

Abbiamo ancora una possibilità perché abbiamo avuto il coraggio di scegliere.
Grazie a tutti.  Claudio Vinci".



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