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Genzano, comunisti e Noinc: "Il bruciatore a grasso suino "5 stelle" che "nessuno" ha visto"

14-11-2016

GENZANO (attualità) - Il commento dopo la manifestazione di sabato pomeriggio

ilmamilio.it - comunicato stampa

Dal Partito comunista riceviamo e pubblichiamo.

"Dopo l’assemblea di sabato sui bruciatori a grasso suino organizzata dal Coordinamento NOINC  (LEGGI l'articolo) sono emerse moltissime novità che inchiodano i vecchi e i nuovi amministratori del Comune di Genzano.

Il Sindaco “5 stelle” di Genzano ha consegnato dopo 40 giorni, con grave e colpevole ritardo, i documenti richiesti dal Coordinamento NOINC con un accesso agli atti, omettendo di consegnare proprio alcuni documenti fondamentali per bloccare l’impianto.

Dalla lettura dei documenti consegnati il Coordinamento NOINC ha dedotto in pochi giorni elementi molto inquietanti sulla brutta storia dei bruciatori a grasso suino “a 5 stelle” di Genzano (vedi il virgolettato di seguito riportato).

“Dopo l’inutile Consiglio Comunale straordinario di Genzano nel quale è stata votata una risoluzione di indirizzo di puri principi, priva di qualsiasi effetto pratico sull’iter autorizzativo, non si può escludere la messa in esercizio delle due centrali di cogenerazione a grasso di maiale, peraltro già costruite nella zona artigianale SENZA UNO STRACCIO DI AUTORIZZAZIONE”.

E’ un film già visto, lo stesso stile di chi ha costruito l’inceneritore di Malagrotta senza alcuna autorizzazione e nessuna istituzione (Comune, Provincia, Regione, Governo) si è accorta di nulla.

“I due cogeneratori di Genzano, qualora attivati, contribuiranno al peggioramento netto della qualità dell’aria, già abbondantemente compromessa (Genzano è classificato nella pessima classe 2 della scala Arpa Lazio), visto che gli stessi progettisti dichiarano un’emissione di polveri PM10 di 47,4 mg/metro cubo, contro un limite regionale di 35 mg/mc. Le emissioni di fumi e polveri investiranno abitazioni, aziende artigianali, scuole, impianti sportivi”.
NESSUNA ISTITUZIONE AD OGGI SI ERA ACCORTA DI NULLA.

“Il sistema di abbattimento ad acqua dei fumi è ridicolo e manifestamente insufficiente. Se n’è avuta conferma il 10 febbraio 2015 quando l’accensione di uno dei cogeneratori ha provocato una nube maleodorante che ha costretto una famiglia di residenti vicini a presentare un esposto ai vigili urbani. Esposto rimasto lettera morta”.

DOPO QUASI DUE ANNI SOLO TRE GIORNI FA I VIGILI URBANI HANNO EFFETTUATO IL PRIMO SOPRALLUOGO, DOPO CHE IL COORDINAMENTO NOINC AVEVA INDETTO L’ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA A GENZANO.

“Ma non è l’unica anomalia, la scheda tecnica del catalizzatore, a parole allegata al progetto, è di fatto introvabile sia in Comune che presso l’azienda proponente”.
NESSUNA ISTITUZIONE AD OGGI SI ERA ACCORTA DI NULLA.

“Il 20 ottobre 2015 i serbatoi esterni sono stati riempiti con il grasso suino che proviene dalla lavorazione delle porchette, anche qui senza notifiche e senza richiesta di autorizzazione”.
NESSUNA ISTITUZIONE AD OGGI SI ERA ACCORTA DI NULLA.

“L’installazione dei grandi serbatoi di grasso suino sono a soli 3,5 metri dall’abitazione di una famiglia residente e rappresentano un gravissimo pericolo in caso di incendio”.
I VIGILI DEL FUOCO AD OGGI NON HANNO ECCEPITO NULLA.

“L’impianto è vicino all’area archeologica della Villa degli Antonini”.
LA SOPRINTENDENZA COMPETENTE NON SI E’ ACCORTA DI NULLA.

“Il 20 settembre 2016 il sindaco in carica ha emesso un ordine motivato di diniego all’inizio attività dell’impianto”.
L’ORDINE SARA’ FACILMENTE AGGIRABILE.

“Questi saranno gli inquinanti emessi in un anno qualora i motori funzionassero in modo perfetto e si rispettassero i valori dichiarati (ma non succede mai):
544.000 metri cubi di gas totali emessi;
218 kg di Ossidi di Azoto (NOx);
152 kg di Monossido di Carbonio (CO);
26 kg di polveri sottili e ultrasottili, corrispondenti a miliardi di particelle per mc;
27 kg di Anidride Solforosa (SO2)”.

Questa è solo l’inizio della brutta storia dei bruciatori a grasso suino “a 5 stelle” di Genzano.

Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede al Sindaco di Genzano di consegnare al Coordinamento NOINC tutti i documenti richiesti con accesso agli atti e di procedere immediatamente con una ordinanza di demolizione di tutte le opere costruite senza autorizzazione nell’impianto.

Contro la devastazione dei territori, dell’ambiente e della salute: SOLO LA LOTTA PAGA!".



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