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Eugenio Litta, Regione Lazio sarà parte civile. Argentin: ''Episodi sempre più diffusi''. Unitalsi: ''Vicini ai ragazzi''

08-02-2016

GROTTAFERRATA - Il Presidente della Regione Lazio: ''Ci vuole una legge che inasprisca le pene per chi si macchia di questi reati''

Il caso del Villaggio Eugenio Litta di Grottaferrata è esploso su scala regionale e nazionale. Ed è direttamente il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a farsi portavoce dell'indignazione delle istituzioni di fronte alle pesantissime accuse nei confronti di 10 appartenenti al personale della struttura, arrestati con l'accusa di violenze a maltrattamenti nei confronti dei giovani ospitati nel centro.

"La Regione Lazio si costituirà parte civile contro questi atti disumani" - annuncia in un tweet il presidente  - "penso che sia giusto, come propone il ministro Lorenzin, approvare una legge che inasprisca le pene per chi si macchia di questi reati''. ''I crimini contro i più deboli sono i più odiosi – continua Zingaretti - perchè compiuti contro persone che non si possono difendere. L'unico argine contro questi atteggiamenti è una forte azione di vigilanza e l'attenzione delle istituzioni e delle forze dell'ordine nel segnalare e reprimere condotte odiose". 

Anche la deputata del PD, Ileana Argentin, storica attivista per i diritti dei disabili e portatori di Handicap, afferma: "Che vergogna, non capisco come si possa approfittare di persone indifese come gli ospiti del centro di riabilitazione di Grottaferrata: sono indignata oltre che amareggiata dal comportamento degli operatori arrestati oggi che nello svolgere le proprie mansioni picchiavano e aggredivano ragazzi con disabilità''.

''Questi episodi scandalosi – continua - stanno diventando sempre piu' diffusi negli ultimi due anni, e non riesco a capire perche', invece di andare avanti nella cura dei disabili, si stia tornando indietro con forme di vera e propria incivilta'. Voglio, pero', spezzare un lancia in favore dei tanti operatori sociali che ogni giorno svolgono il loro lavoro con rispetto e professionalita'".

“Voglio esprimere ai ragazzi disabili e alla loro famiglie la nostra solidarietà e vicinanza. La vicenda scoperta dai carabienieri del NAS dimostra, ancora una volta, che le persone con disabilità sono sempre più vittime di casi di abusi, di violenza o di truffa. Credo che sia arrivato il momento di una risposta corale delle Istituzioni e della società civile per un’azione di vera tutela e di sostegno soprattutto ai familiari”. E’ quanto dichiara Preziosa Terrinoni, presidnete della sezione Romana -Laziale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). “La nostra associazione – aggiunge Terrinoni – e in particolare la sottosezione di Frascati si mette sin da ora a disposizione per potere realizzare una mappatura delle strutture di accoglienza e assistenza delle persone con disabilità che punti prima di tutto sulla necessità del rispetto di ogni vita umana in qualsiasi stadio”.

''Esprimo grande rabbia e indignazione per quanto emerso dall'indagine dei Nas, che oggi ha portato alla luce una serie indicibile di violenze e abusi compiuti da alcuni operatori socio sanitari nei confronti di persone con disabilità, ospiti di un centro per riabilitazione di Grottaferrata”. Lo afferma Ileana Piazzoni, Deputata del Partito Democratico.

“Quanto accaduto rappresenta un fatto sconcertante, dove atti di gravità inaudita, vessazioni e violenze nei confronti di persone indifese – tra cui minori – venivano sistematicamente attuati come prassi quotidiana per sottomettere i pazienti. Tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza va ai pazienti e alle loro famiglie, cui sono certa non mancherà il pieno sostegno da parte della Regione. Conosco personalmente lo straordinario impegno e la dedizione che tanti operatori del territorio dedicano allo svolgimento della loro professione, per  questo motivo auspico che siano accertate al più presto le responsabilità e siano sanzionati severamente coloro i quali si sono macchiati di queste azioni indegne''.

''Un'aggravante specifica per chi commette reati all'interno delle strutture socio-sanitarie è già contemplata nel ddl Lorenzin, da tempo all'esame del Senato – conclude Piazzoni – l'approvazione di questa norma darebbe un segnale forte per scongiurare in futuro fatti incresciosi come quelli odierni''.



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