ARICCIA - Dopo le notizie della fine di marzo, la precisazione sui quattro punti vendita
Alla fine di marzo i rappresentanti di Cgil e Cisl erano entrato in stato di agitazione, assieme e decine di lavoratori, dopo la comunicazione da parte della Coop di chiudere le attività sulla Nettunense ad Ariccia, Ciampino, Tarquinia e Anagni. L'allarme aveva peso di sopravvento un ottantina di lavoratori, prossimi – si diceva – al licenziamento.
Le ultime notizie relative al passaggio in franchising ad operatori privati di alcuni punti vendita del Lazio Sud richiedono però – secondo la UniCoop Tirreno - alcune precisazioni. L’affitto del ramo d’azienda consente la continuità dell’attività e del lavoro. Non ci sono, quindi, posti a rischio. Unicoop si è impegnata a riassorbire quei lavoratori che nel passaggio dovessero non essere ricompresi nell’organizzazione prevista dall’imprenditore privato. Un gruppo di lavoratori di Frosinone ha manifestato l’intenzione di costituirsi in cooperativa per rilevare l’attività del negozio. Questa prospettiva di solito viene esplorata quando non esistono altre possibilità e si prospettano chiusure e licenziamenti. Non è questo il caso – assicurano dalla UniCoop – dei lavoratori dei quattro punti vendita di Ariccia, Ciampino, Anagni e Tarquinia.
''Qui la continuità è garantita – afferma una nota - il marchio resterà presente mantenendo considerevoli vantaggi ai soci, livelli occupazionali e condizioni contrattuali di lavoro immutate. Questi elementi determinano l’assoluta praticabilità della strada individuata da Unicoop Tirreno per salvare, risanare e dare nuova prospettiva a punti vendita da ormai troppo tempo in costante perdita''.
Da ''Il giornale della Provincia'' del 9/4/2016